Violazioni del diritto internazionale L'UE è fermamente impegnata a garantire che tutti i crimini internazionali commessi in e contro l'Ucraina non restino impuniti.I crimini contro l'umanità, i crimini di guerra, il genocidio e il crimine di aggressione, definiti anche crimini internazionali fondamentali o atrocità, sono considerati le più gravi violazioni del diritto internazionale.L'Ucraina sta indagando su oltre 196 000 episodi di presunti crimini internazionali, ma si ritiene che il numero effettivo di tali atrocità sia ben più elevato. 18 Stati membri dell'UEhanno già avviato indagini nazionali per i crimini internazionali commessi in Ucraina6 Stati membri dell'UE(Polonia, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Romania e Lituania) fanno parte della squadra investigativa comune sostenuta da Eurojust, insieme all'Ucraina, alla Corte penale internazionale (CPI) e a Europol5 Stati membri dell'UE(Polonia, Lettonia, Estonia, Romania e Lituania) partecipano al centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell'Ucraina (ICPA), insieme all'Ucraina e con la stretta collaborazione della CPI Perseguire i crimini della Russia in Ucraina Per contribuire a coordinare la raccolta delle prove, la Commissione ha sostenuto l'istituzione del centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell'Ucraina (ICPA), integrato nell'attuale squadra investigativa comune (JIT) di Eurojust. Il centro favorisce il coordinamento delle indagini nazionali sul crimine di aggressione contro l'Ucraina.La Commissione continua inoltre a coadiuvare i meccanismi esistenti:sostenendo le capacità della CPI con oltre 10 milioni di euro dall'inizio dell'invasionerafforzando la procura generale ucraina con oltre 6 milioni di euro per le tecnologie informatiche e attrezzature, e l'assistenza della missione consultiva dell'UE nell'ambito del gruppo consultivo UE-USA-Regno Unito sulle atrocitàmettendo Eurojust in condizione di svolgere il proprio compito: con la modifica del regolamento Eurojust l'Agenzia può preservare, conservare e analizzare in sicurezza in una nuova banca dati le prove relative ai crimini internazionaliaiutando Eurojust ed Europol, che fungono da hub per il coordinamento delle indagini nazionali degli Stati membri dell'UEcoordinandosi con i partner internazionali per garantire l'accertamento delle responsabilità e una risposta globale. Perseguire il crimine di aggressione Il crimine di aggressione è generalmente commesso dalla più alta leadership politica e militare di un paese contro la sovranità, l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di un altro paese. Tra i crimini di aggressione figurano l'invasione, l'occupazione militare, l'annessione mediante l'uso della forza, i bombardamenti e il blocco militare dei porti, tutte azioni commesse dalla Russia.Poiché la Russia non è uno Stato parte dello statuto di Roma della CPI, nell'attuale situazione la Corte non è competente a giudicare il crimine di aggressione. La Commissione e l'alto rappresentante hanno promosso le discussioni in seno al "Core Group" sull'istituzione di un tribunale speciale per perseguire il crimine di aggressione contro l'Ucraina.Nel mese di maggio 2025 una coalizione internazionale composta, tra l'altro, dalla Commissione, l'alto rappresentante, il Consiglio d'Europa e l'Ucraina, hanno convenuto l'istituzione del tribunale speciale nel quadro del Consiglio d'Europa. Nel giugno 2025 l'Ucraina e il Consiglio d'Europa hanno firmato l'accordo che istituisce il tribunale speciale. Una volta istituito, il tribunale chiamerà i leader politici e militari russi a rispondere del crimine di aggressione. Risarcire i danni inflitti L'UE si adopera per garantire che l'Ucraina e il suo popolo possano essere risarciti integralmente per i danni causati dall'aggressione russa. A tal fine, l'UE ha aderito al registro dei danni subiti dall'Ucraina, inizialmente come membro associato e, a partire dal luglio 2024, come partecipante a pieno titolo. L'UE sostiene il registro fornendo un contributo annuale e partecipando alle riunioni della conferenza dei partecipanti.Creato nel quadro del Consiglio d'Europa, il registro ha la funzione di raccogliere le richieste ammissibili di risarcimento per danni, perdite o lesioni connessi all'aggressione russa in e contro l'Ucraina. Tra le categorie di danni figurano le distruzioni materiali, i danni fisici e mentali, gli sfollamenti forzati e la perdita di familiari.In una seconda fase sarà istituita una commissione internazionale per le richieste di risarcimento a favore dell'Ucraina, che dovrà pronunciarsi sulle richieste iscritte nel registro e determinare il valore dei risarcimenti dovuti dalla Russia. L'Unione ha partecipato, insieme a più di 50 delegazioni, ai negoziati sul progetto di convenzione che istituisce la commissione per le richieste di risarcimento, che si sono validamente conclusi nel settembre 2025. Nel dicembre 2025 la convenzione sarà adottata e aperta alla firma dell'Unione e degli Stati interessati. Nel marzo 2022, dopo l'inizio dell'aggressione russa dell'Ucraina, la Commissione ha istituito la task force "Freeze and Seize" con l'obiettivo di garantire un'attuazione più efficace delle misure restrittive dell'UE, soprattutto il congelamento dei beni, specie mediante il diritto penale.La task force è gestita dalla Commissione e consente agli Stati membri, alle agenzie e agli organismi dell'UE (Eurojust, Europol e EPPO) di collaborare per attuare le misure restrittive dell'UE e combattere le loro violazioni.La task force lavora a stretto contatto con i partner internazionali, compresi i suoi interlocutori in Ucraina e nel G7. I FATTICon l'aiuto della task force "Seize and Freeze", gli Stati membri dell'UE hanno finora congelato oltre 27 miliardi di euro in beni privati appartenenti a imprese e oligarchi russi e bielorussi. Grazie al suo approccio interdisciplinare, la task force ha contribuito alla definizione di nuovi strumenti esecutivi, come l'autodenuncia di violazione delle sanzioni, inclusa nel 13° pacchetto di sanzioni, oppure la direttiva (UE) 2024/1226, adottata nell'aprile 2024, che armonizza la definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive.Inoltre, Eurojust effettua regolarmente controlli incrociati dell'elenco delle persone e delle imprese sanzionate dall'UE con i dati in suo possesso sui casi esistenti, mentre Europol ha avviato l'operazione OSCAR per confrontare gli elenchi delle sanzioni dell'UE con i dati operativi disponibili, individuare collegamenti con la criminalità organizzata e il riciclaggio di denaro e sostenere il reperimento e il sequestro dei proventi di reato. Finora sono state sequestrate attività per oltre 2 miliardi di euro. Colmare le lacune giuridiche Mentre prosegue l'aggressione russa all'Ucraina, è fondamentale attuare pienamente le sanzioni dell'UE e impedire che si tragga vantaggio dalla loro violazione. Abbiamo potenziato il diritto dell'UE:rafforzando le norme dell'UE in materia di confisca e recupero dei beniarmonizzando i reati e le sanzioni in caso di violazione delle sanzioni dell'UEimponendo a tutti coloro che figurano nell'elenco delle sanzioni l'obbligo di comunicare quali siano i beni che detengono nell'Unione.L'obiettivo è potenziare l'effetto deterrente delle sanzioni dell'UE e dotare gli Stati membri di strumenti giuridici che permettano loro di confiscare un maggior numero di beni, se connessi a un reato. Ricostruire l'Ucraina Nell'UE sono state immobilizzate attività della Banca centrale russa per un valore di oltre 210 miliardi di euro.L'UE ha preso diversi provvedimenti per utilizzare le entrate straordinarie generate dalla gestione dei beni sovrani russi bloccati nell'UE.Nel 2024 l'UE ha adottato il modello del contributo straordinario, che consente di attingere a tali entrate per sostenere ulteriormente l'Ucraina.Inoltre, a seguito del vertice dei leader del G7 nel giugno 2024, l'UE ha adottato gli atti giuridici necessari per attuare il modello di prestiti per l'accelerazione delle entrate straordinarie (ERA), mediante il quale queste entrate saranno utilizzate rimborsare un prestito di 45 miliardi di euro concesso all'Ucraina dai partner del G7. Il contributo dell'UE a tale regime raggiungerà i 18 miliardi di euro e sarà convogliato in quote all'Ucraina entro la fine del 2025 attraverso un nuovo prestito di assistenza macrofinanziaria. Ultimo aggiornamento: 22 agosto 2025 Documento 9 MAGGIO 2025Lviv Statement on the Establishment of a Special Tribunal for the Crime of Aggression against Ukraine Segui gli ultimi sviluppi e partecipaTelegramXFacebookInstagramLinkedInAltri social network Link correlati Sanzioni dell'UE alla Russia a seguito dell'invasione dell'UcrainaAgenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust)Banca dati delle prove relative ai crimini internazionali fondamentali (CICED)Corte penale internazionale (CPI)