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Commissione europea

Concorrenza

Cosa fa l'UE

Fatti sulla politica di concorrenza

3,5 miliardi di euro
le sanzioni per l'applicazione delle norme antitrust nel 2024
400
le decisioni definitive in materia di fusioni nel 2024
613
le decisioni in materia di aiuti di Stato nel 2024

Settori d'intervento

Norme che vietano gli abusi di potere di mercato e accordi tra imprese che limiterebbero la concorrenza

Norme dell'UE che disciplinano le fusioni di imprese

Principali risultati

  • Le norme dell'UE in materia di concorrenza contribuiscono a mantenere bassi i prezzi e alta la qualità dei prodotti, a vantaggio sia dei consumatori che delle imprese. Ciò aiuta in particolare le famiglie a basso reddito, che risentono maggiormente dell'aumento dei prezzi.
  • Accelera inoltre l'innovazione, in quanto mercati competitivi spingono le imprese a migliorare e innovare, offrendo prodotti e servizi migliori a un maggior numero di persone - non solo i ricchi, ma tutti.
  • Le norme dell'UE in materia di concorrenza creano condizioni di parità, garantendo che tutte le imprese possano competere secondo criteri equi, indipendentemente dalle dimensioni. In questo modo si perseguono obiettivi più ampi quali la parità di reddito, le transizioni verde e digitale o l'accesso a servizi essenziali come l'edilizia sociale. In sintesi, le norme in materia di concorrenza promuovono l'equità facendo in modo che i mercati funzionino per tutti e non solo per i soggetti più forti.
  • Attraverso iniziative quali importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI), la politica di concorrenza dell'UE stimola gli investimenti in settori strategici, sostenendo l'innovazione, la tecnologia verde e le infrastrutture digitali. Stabilendo e applicando norme chiare, crea forti incentivi per le imprese a investire e innovare. Al tempo stesso, consente alle imprese dell'UE di espandersi in tutto il mercato unico, aiutandole a crescere in un contesto equo e competitivo.
  • Le azioni contro comportamenti anticoncorrenziali come i cartelli o contro le fusioni che potrebbero falsare la concorrenza apportano benefici concreti.
  • Sulla base di una metodologia elaborata dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), tra il 2012 e il 2023 l'applicazione delle norme dell'UE in materia di concorrenza avrebbe consentito ai consumatori di risparmiare tra i 12 e i 21 miliardi di euro l'anno.
     

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