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    I FATTI

    Il divieto di importazione riguarda il 90% delle nostre attuali importazioni di petrolio dalla Russia.

    Il divieto di importazione di carbone russo colpisce un quarto di tutte le esportazioni russe di carbone a livello mondiale e comporta una perdita di entrate pari a 8 miliardi di euro all'anno per la Russia.

Colpire le entrate derivanti dal petrolio russo

L'UE ha vietato l'importazione di petrolio greggio e di prodotti petroliferi raffinati trasportati per via marittima dalla Russia. L'embargo sul petrolio ha un impatto significativo sulla Russia. Circa la metà delle sue esportazioni totali di petrolio è destinata all'UE. Nel 2021 l'UE ha importato petrolio per 71 miliardi di euro: petrolio greggio (48 miliardi di euro) e prodotti petroliferi raffinati (23 miliardi di euro) dalla Russia. La perdita di questo mercato redditizio di fondamentale rilevanza ha un importante effetto strutturale sulla Russia, il cui bilancio dipende considerevolmente da questi proventi generati dal petrolio. 

I massimali di prezzo, concordati con la coalizione per il tetto sui prezzi del G7+, hanno ulteriormente ridotto le entrate della Russia derivanti dal petrolio, contribuendo anche a stabilizzare i mercati mondiali dell'energia. Impediscono agli operatori dell'UE, ad esempio, di fornire servizi di trasporto o assicurazione per la fornitura di petrolio russo al di sopra del massimale stabilito. Attualmente si applicano tre massimali per l'esportazione di:

  • petrolio greggio russo trasportato via mare, con un prezzo massimo di 47,60 dollari al barile, a seguito del 18° pacchetto di sanzioni
  • prodotti petroliferi "sopra la pari rispetto al petrolio greggio", ad esempio diesel, cherosene e benzina, con un prezzo massimo di 100 dollari al barile
  • prodotti petroliferi "sotto la pari rispetto al petrolio greggio", quali olio combustibile e nafta, con un prezzo massimo di 45 dollari al barile

Il 18° pacchetto di sanzioni ha inoltre introdotto un meccanismo automatico e dinamico per le future revisioni del tetto sui prezzi del petrolio. Il nuovo sistema garantirà che il tetto sia sempre inferiore del 15% rispetto al prezzo medio di mercato del greggio Urals nel precedente periodo di sei mesi, con conseguente prevedibilità per gli operatori e pressione al ribasso sui ricavi energetici russi.

Inoltre, per contribuire a contrastare la "flotta fantasma" utilizzata dalla Russia per eludere i massimali di prezzo, la coalizione per il tetto sui prezzi del G7+ ha recentemente introdotto misure per monitorare da vicino la vendita di petroliere ai paesi terzi. 

Altre misure nel settore dell'energia

  • blocco delle importazioni di qualsiasi tipo di carbone dalla Russia
  • divieto di importazione di gas di petrolio liquefatto (GPL), con un impatto sulle importazioni annue per un valore superiore a 1 miliardo di euro, con un'esenzione per i contratti esistenti per un periodo massimo di 12 mesi
  • divieto di importazione di una variante di GPL utilizzata per aggirare le restrizioni esistenti
  • divieto di importazione di gas naturale liquefatto (GNL) russo a decorrere dal 1º gennaio 2027 per i contratti a lungo termine ed entro sei mesi dall'entrata in vigore delle sanzioni per i contratti a breve termine
  • divieto di futuri investimenti nei progetti in corso in Russia inerenti al GNL e divieto di esportazione verso questi progetti
  • divieto di usare i porti dell'UE per il trasbordo di GNL russo
  • divieto di importazione del GNL russo verso terminali specifici non connessi alla rete di gasdotti dell'UE
  • divieto di fornire beni, tecnologie e servizi ai progetti russi riguardanti il GNL e il petrolio greggio
  • divieto di nuovi investimenti dell'UE nel settore minerario russo, ad eccezione di alcune materie prime
  • divieto di esportazione di specifiche tecnologie di raffinazione, rendendo più difficile e costoso per la Russia potenziare le sue raffinerie di petrolio
  • divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo in senso lato, con limitate deroghe per l'energia nucleare civile e il trasporto di determinati prodotti energetici verso l'UE
  • divieto per cittadini ed entità russi di prenotare capacità di stoccaggio del gas negli Stati membri dell'UE
  • fine della possibilità per Germania e Polonia di importare petrolio russo tramite oleodotto.
  • divieto di stoccaggio o deposito temporaneo di petrolio greggio o di prodotti petroliferi russi nei porti dell'UE
  • divieto di esportazione o fornitura di software per la prospezione di petrolio e gas alla Russia
  • divieto di transazione per i gasdotti Nord Stream 1 e 2
  • divieto di effettuare transazioni sulle principali società petrolifere e del gas Rosneft e Gazprom Neft
  • divieto di importazione di prodotti petroliferi raffinati derivati dal greggio russo
  • misure rivolte agli operatori di paesi terzi che agevolano i flussi di entrate della Russia acquistando gas russo o consentendo alla flotta ombra russa di operare.  

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2025