![Microplastics](/sites/default/files/styles/oe_theme_medium_no_crop/public/2023-11/plastic-chips.png?itok=sSDQy_aI)
Nell'ambito dell'impegno di ridurre l'inquinamento da microplastiche del 30% entro il 2030 a tutela dell'ambiente, la Commissione ha adottato misure che limitano l'aggiunta intenzionale di microplastiche ai prodotti. Le nuove norme impediranno il rilascio di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche nell'ambiente e ne vieteranno la vendita.
Le microplastiche non sono biodegradabili ed è impossibile rimuoverle una volta presenti nell'ambiente. La loro presenza è stata riscontrata negli ecosistemi marini, d'acqua dolce e terrestri, come pure negli alimenti e nell'acqua potabile. Studi di laboratorio hanno rilevato che l'esposizione alle microplastiche ha effetti negativi sugli organismi viventi.
Le nuove restrizioni riguardano prodotti d'uso comune, come il materiale granulare da intaso utilizzato per le superfici sportive artificiali, che costituisce la principale fonte di rilascio nell'ambiente di microplastiche aggiunte intenzionalmente, nonché cosmetici, detergenti, glitter, fertilizzanti, giocattoli, farmaci e dispositivi medici.
Per saperne di più
Domande e risposte sulle limitazioni
Per saperne di più sulle microplastiche dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 25 settembre 2023
- Autore
- Direzione generale della Comunicazione