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Migrazione e asilo

Una risposta europea unitaria

Una questione dai molteplici aspetti

Dobbiamo dimostrare che l'Europa è in grado di gestire le migrazioni con efficacia e compassione.

Presidente Ursula von der Leyen, discorso sullo stato dell'Unione, 13 settembre 2023 

La migrazione in cifre

Sebbene l'immigrazione irregolare sia spesso al centro del dibattito, gli ingressi irregolari rappresentano soltanto una piccola parte dell'immigrazione nell'UE.

Secondo gli ultimi dati annuali del 2021, la migrazione da e verso l'UE ha registrato

2,25 milioni
di persone immigrate
verso l'UE
1,12 milioni
di persone emigrate
dall'UE
1,14 milioni
di persone immigrate (totale netto)
verso l'UE 

Patto sulla migrazione e l'asilo

Il patto sulla migrazione e l'asilo garantirà che gli Stati membri condividano gli sforzi in modo responsabile dimostrando solidarietà ai paesi che proteggono le nostre frontiere esterne e a quelli che devono far fronte a un'importante pressione migratoria, prevenendo nel contempo la migrazione irregolare verso l'UE.

Il patto dota inoltre l'UE e gli Stati membri di strumenti per reagire rapidamente in situazioni di crisi, ad esempio nel caso in cui questi ultimi si trovino ad affrontare un gran numero di arrivi o qualora un paese terzo o un soggetto non statale tenti di strumentalizzare i migranti per destabilizzare la nostra Unione.

Consulta lo stato delle proposte e la cronistoria

Gestire la migrazione in modo responsabile

Politiche chiave

Richiedenti asilo e rifugiati  

Attraverso il patto sulla migrazione e l'asilo l'UE rafforzerà la gestione delle domande di asilo nell'Unione, proteggendo i rifugiati e le persone che necessitano di protezione internazionale e sostenendo i paesi d'accoglienza. 

Le rotte migratorie dei rifugiati sono spesso costellate di difficoltà e pericoli, con migliaia di persone che mettono a rischio la loro vita nel deserto e in mare nella speranza di un futuro migliore. L'UE sta collaborando con gli Stati membri e i partner internazionali sul reinsediamento e sui percorsi complementari per i migranti provenienti da regioni prioritarie e sta insistendo per aumentare il numero di ammissioni.  

Per saperne di più sul sistema europeo comune di asilo

Migrazione legale: attrarre competenze e talenti  

La migrazione legale è essenziale per la prosperità economica. In un contesto di invecchiamento della popolazione e di un costante aumento di posti di lavoro nei settori verde e digitale che richiedono nuove competenze, i datori di lavoro in Europa faticano a trovare le persone di cui hanno bisogno. Per attrarre più efficacemente talenti e far in modo che rimangano, nell'aprile 2022 la Commissione ha adottato il pacchetto "Competenze e talenti".

Nell'ambito del pacchetto, la Commissione ha proposto la revisione della direttiva sul permesso unico e della direttiva sui soggiornanti di lungo periodo, nonché la creazione di un bacino di talenti dell'UE. 

La revisione della direttiva sui soggiornanti di lungo periodo

  • semplificherà le condizioni di ammissione facilitando l'ottenimento dello status di soggiornante di lungo periodo
  • rafforzerà i diritti dei soggiornanti di lungo periodo e dei loro familiari.

La direttiva riveduta sul permesso unico

  • razionalizzerà la procedura per combinare il lavoro e la residenza rendendo così il processo più semplice e più rapido per i richiedenti e i datori di lavoro 
  • consentirà ai richiedenti di presentare domanda sia da paesi terzi che da Stati membri dell'UE.  

Il 18 dicembre 2023 i colegislatori hanno raggiunto un accordo politico. Le norme rivedute prevedono un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la previdenza sociale, il riconoscimento delle qualifiche e le agevolazioni fiscali.

Il bacino di talenti dell'UE, proposto dalla Commissione nel novembre 2023, sarà il primo strumento dell'Unione volto ad agevolare le assunzioni internazionali e offrire ai cittadini di paesi terzi l'opportunità di lavorare nell'UE.   

Spazio Schengen

Schengen è lo spazio senza controlli alle frontiere interne su cui si fonda la libertà di circolazione per oltre 425 milioni di cittadini dell'UE, nonché per i cittadini di paesi terzi che vivono nell'UE o la visitano. Il ripristino dei controlli di frontiera deve rimanere un fatto eccezionale e rigorosamente limitato nel tempo, e deve costituire una misura di extrema ratio nel caso in cui sia stata accertata una minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna. La libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi deve essere garantita nello spazio Schengen. 

La proposta di modifica del codice frontiere Schengen ha tre obiettivi principali:

  • offrire nuovi strumenti per garantire che i controlli alle frontiere interne rimangano una misura di ultima istanza e dare flessibilità agli Stati membri nell'utilizzo di misure alternative e proporzionate 
  • fare tesoro degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 
  • rispondere alle recenti sfide alle frontiere esterne dell'UE. 

Scopri di più sullo spazio Schengen

Politica e digitalizzazione dei visti Schengen  

Il 13 giugno 2023 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico che consente la digitalizzazione della procedura di visto Schengen. Le nuove norme modernizzeranno le procedure di visto istituendo una piattaforma online dell'UE per la presentazione delle domande e digitalizzando l'attuale visto adesivo. Nell'autunno 2023 la Commissione ha proposto la revisione del meccanismo di sospensione dei visti per consentire agli Stati membri di contrastare meglio eventuali abusi per quanto riguarda l'esenzione dal visto.

Maggiori informazioni sugli spostamenti all'interno dello spazio Schengen

Rafforzamento delle frontiere esterne dell'UE

La responsabilità primaria della gestione delle rispettive sezioni di frontiera esterna dell'UE ricade sugli Stati membri. Tuttavia, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) fornisce loro, su richiesta, sostegno tecnico e operativo sia nella gestione delle frontiere esterne che nelle operazioni di rimpatrio. 

Frontex include il corpo permanente della guardia di frontiera e costiera europea, che entro il 2027 raggiungerà i 10 000 membri del personale per rendere più efficace la gestione europea integrata delle frontiere. 

Sulla base degli accordi sullo status, Frontex impiega il corpo permanente e le attrezzature tecniche anche nei paesi terzi, in particolare quelli attraversati dalle principali rotte migratorie. Recentemente l'UE ha concluso accordi sullo status con Moldova, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania e Serbia.   

Il diritto dell'UE impone che la guardia di frontiera e costiera europea, che comprende Frontex e le autorità di gestione delle frontiere degli Stati membri, svolga i propri compiti nel pieno rispetto dei diritti fondamentali.  

I fondi dell'UE sono destinati al miglioramento delle capacità di gestione delle frontiere degli Stati membri, tra cui autoveicoli di pattuglia, sorveglianza elettronica, navi pattuglia o aeromobili di sorveglianza.  

Sono stati avviati progetti pilota con Romania e Bulgaria incentrati sulle procedure di frontiera per illustrare le migliori pratiche riguardo, per esempio, la registrazione, le procedure di asilo rapide ed eque e le procedure di rimpatrio. Frontex, l'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo ed Europol sostengono questi progetti pilota. 

Lotta contro il traffico di migranti    

Le reti di trafficanti utilizzano una serie di strumenti a loro disposizione per scopi criminali, sia online che offline, e i loro metodi cambiano spesso e rapidamente. L'UE ha urgente bisogno di nuovi strumenti per combattere queste reti criminali.    

In linea con il piano d'azione rinnovato dell'UE contro il traffico di migranti (2021-2025), nel novembre 2023 la Commissione ha presentato due proposte legislative che consentiranno all'UE di accelerare questa lotta attraverso 

  • la prevenzione e il contrasto al favoreggiamento dell'ingresso, del transito e del soggiorno illegali nell'UE
  • il contrasto al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani.

Al fine di rafforzare la cooperazione internazionale in materia di prevenzione e risposta al traffico di migranti e fornire alternative alla migrazione irregolare, il 28 novembre 2023 la Commissione ha lanciato un'Alleanza globale per contrastare il traffico di migranti. 

Partenariati internazionali  

Affinché la politica migratoria dell'UE sia efficace, dobbiamo rafforzare ulteriormente i partenariati reciprocamente vantaggiosi con i paesi terzi.

La Commissione sta collaborando più intensamente con i principali partner, i paesi di origine e di transito per ridurre la migrazione irregolare combattendo nel contempo il traffico di migranti e la tratta di esseri umani che mettono a rischio la vita delle persone. L'efficacia dei rimpatri è un altro segnale forte per i trafficanti.

La Commissione si sta adoperando per creare percorsi sicuri e legali verso l'UE e sostenere i propri partner nell'affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, anche attraverso l'offerta di maggiori opportunità per i giovani, come posti di lavoro nei rispettivi paesi.

Attraverso la sua assistenza finanziaria, come lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale o il Global Gateway, l'UE sostiene gli investimenti nell'istruzione, nelle opportunità commerciali e in una più rapida creazione di posti di lavoro, nonché nella mitigazione dell'impatto dei cambiamenti climatici in molti paesi.