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Statistiche sulla migrazione in Europa

Abitanti dell'UE

In base alle ultime statistiche* nell'UE vivono

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446,7 milioni di persone

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23,8 milioni sono cittadini di paesi extra UE

(il 5,3% della popolazione totale dell'UE)

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38 milioni di persone sono nate al di fuori dell'UE**

(l'8,5% di tutti gli abitanti dell'UE)

* Per dati più dettagliati, consultare la banca dati di Eurostat su immigrazione e asilo.

**Sono esclusi i nati in un altro Stato membro.

Residenti nati all'estero per paese

Fonte: Eurostat (2022), OCSE (2021)
N.B.: nati al di fuori dell'UE nel caso dell'UE (sono esclusi i nati in un altro Stato membro); se si includessero le persone mobili all'interno dell'UE, la quota salirebbe al 12,4%.

Motivi del soggiorno in Europa

Permessi di soggiorno per motivo alla fine del 2022

Fonte: Eurostat; "altro" comprende i permessi rilasciati unicamente per motivi di soggiorno, i permessi rilasciati alle vittime della tratta di esseri umani e ai minori non accompagnati, nonché quelli rilasciati per tutti gli altri motivi per i quali può essere rilasciato un permesso di soggiorno e che non rientrano nelle altre categorie.

Occupazione degli immigrati

Nel 2022 nel mercato del lavoro dell'UE, su un totale di 193,5 milioni di persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, erano occupati 9,93 milioni di cittadini di paesi extra UE (il 5,1% del totale). Complessivamente, il numero totale di occupati nella fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni è di 197,458 milioni, di cui 9,927 milioni sono cittadini di paesi extra UE.

Fonte: Eurostat

Nello stesso anno il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa è stato più elevato tra i cittadini dell'UE (77,1%) che tra i cittadini di paesi extra UE (61,9%).

Da prendere in considerazione: molti cittadini di paesi extra UE sono "lavoratori essenziali".

Sovrarappresentazione per settore

Nel 2022 i cittadini di paesi extra UE erano sovrarappresentati in alcuni settori economici specifici quali:

Settore Occupazione dei cittadini extra UE Occupazione dei cittadini dell'UE
Servizi di alloggio e di ristorazione 11,3% 4,2%
Attività amministrative e servizi di supporto 7,6% 3,9%
Lavori domestici 5,9% 0,7%
Edilizia 9,1% 6,6%

Sovrarappresentazione per professione

Rispetto alla professione, i cittadini di paesi extra UE erano sovrarappresentati tra:

Categoria professionale Occupazione dei cittadini extra UE Occupazione dei cittadini dell'UE
Addetti alle pulizie e collaboratori 11,4% 2,9%
Addetti all'assistenza alla persona 7,3% 4,1%
Addetti all'assistenza alla persona nei servizi sanitari 5,5% 3,0%
Lavoratori edili, esclusi gli elettricisti 6,1% 3,7%
Addetti alle miniere, alle costruzioni e ai trasporti 6,0% 2,5%
Personale non qualificato addetto alla ristorazione 2,6% 0,6%
Addetti all'agricoltura, silvicoltura e pesca 2,4% 0,7%

Sottorappresentazione per settore

I cittadini di paesi extra UE erano sottorappresentati in altri settori economici, tra cui:

Settore Occupazione dei cittadini extra UE Occupazione dei cittadini dell'UE
Amministrazione pubblica e difesa, previdenza sociale obbligatoria 1,1% 7,4%
Istruzione 3,9% 7,6%
Sanità e assistenza sociale 8,5% 11,2%
Attività professionali, scientifiche e tecniche 3,8% 6,0%

Sottorappresentazione per professione

Per contro, i cittadini di paesi extra UE erano sottorappresentati tra:

Categoria professionale Occupazione dei cittadini extra UE Occupazione dei cittadini dell'UE
Professioni dell'insegnamento 2,4% 5,5%
Professioni intermedie nelle attività commerciali e amministrative 2,6% 6,8%
Impiegati e personale amministrativo 1,5% 4,4%
Professioni tecniche nelle scienze e nell'ingegneria 1,7% 3,5%
Professioni specializzate nelle attività commerciali e amministrative 2,3% 4,5%
Operatori sanitari 1,5% 3,1%

Fonte: Eurostat

Profughi in Europa

Profughi provenienti dall'Ucraina

Dall'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina nel febbraio 2022 l'Europa ha accolto il maggior numero di profughi dai tempi della seconda guerra mondiale. Per dati aggiornati sugli sforzi compiuti per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina e offrire loro una protezione temporanea, consultare la pagina dedicata Gestione dei flussi migratori: accoglienza dei profughi ucraini.

Situazione generale

Sulla base dei dati UNHCR, in tutto il mondo si contavano:

  • 36,4 milioni di profughi a metà 2023
  • 62,5 milioni di sfollati interni (a causa di conflitti e violenze) alla fine del 2022.

Da prendere in considerazione: alla fine del 2021 meno del 10% di tutti i profughi e solo una piccola parte degli sfollati interni vivevano nell'UE. Verso la fine del 2022, a causa della guerra in Ucraina, la percentuale dei profughi che vivevano nell'UE era aumentata a oltre il 20%.

Nell'UE la percentuale dei profughi era pari all'1,5% della popolazione totale.

Numero di profughi rispetto alla popolazione totale

Diversi paesi del mondo ospitano un'ampia popolazione di profughi:

 

Fonte: UNHCR
N.B.:: il grafico mostra i dieci paesi che ospitano il maggior numero di profughi e l'UE

Da prendere in considerazione: la maggior parte dei profughi di paesi africani e asiatici non raggiunge l'Europa, ma si trasferisce nei paesi vicini.

Flussi da e verso l'UE

In base agli ultimi dati annuali

2,25 milioni di persone
sono immigrate nell'UE
1,12 milioni di persone
sono emigrate dall'UE
1,14 milioni di persone
totale dell'immigrazione netta nell'UE

N.B.: dati per il 2021

Sebbene l'immigrazione irregolare sia spesso al centro dell'attenzione, in realtà gli ingressi irregolari rappresentano soltanto una piccola parte dell'immigrazione nell'UE.

Nel 2022 nell'UE sono stati rilasciati quasi 3,4 milioni di primi permessi di soggiorno, rispetto ai 2,9 milioni del 2021, superando la soglia registrata prima dell'inizio della pandemia di COVID-19 (3 milioni nel 2019). Il numero dei primi permessi rilasciati da Germania (+190%), Malta (+164%) e Irlanda (+146%) è più che raddoppiato rispetto al 2021. Nel 2022 si è registrato un aumento particolarmente consistente dei permessi connessi all'asilo (+60%), ma anche il numero di quelli rilasciati per motivi di studio (+29%), familiari (+28%) e altri motivi (+47%) è aumentato su base annua. Viceversa, il numero dei permessi rilasciati per motivi di lavoro ha subito una contrazione rispetto al 2021 (-6%). Nel 2022 i primi permessi di soggiorno sono stati rilasciati per i seguenti motivi:

Fonte: Eurostat; "altro" comprende i permessi rilasciati unicamente per motivi di soggiorno, i permessi rilasciati alle vittime della tratta di esseri umani e ai minori non accompagnati, nonché quelli rilasciati per tutti gli altri motivi per i quali può essere rilasciato un permesso di soggiorno e che non rientrano nelle altre categorie.

Le 10 principali nazionalità dei primi permessi di soggiorno rilasciati dagli Stati membri dell'UE nel 2022

Fonte: Eurostat

Chiedere asilo in Europa

Richiedenti asilo alla prima domanda per continente d'origine (2022)

Fonte: Eurostat

Principali 15 nazionalità dei richiedenti asilo alla prima domanda (2022)

Fonte: Eurostat

Nel 2022 i richiedenti asilo provenivano da quasi 140 paesi.

Nel 2022 sono state presentate nell'UE 958 800 domande, di cui 877 800 per la prima volta, con un aumento del 52% rispetto al 2021 e del 37% rispetto al 2019, prima della pandemia.

Una percentuale significativa di richiedenti proviene da paesi esenti dall'obbligo del visto (il 22% dei richiedenti alla prima domanda nel 2022, in aumento rispetto al 15% del 2021 a causa del maggior numero di richiedenti provenienti dall'America Latina) ed entra legalmente nell'UE, principalmente da:

  • Venezuela (5,7% di tutte le prime domande)
  • Colombia (4,8%)
  • Georgia (3,0%)
  • Ucraina (2,8%)
  • Albania (1,4%)
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La maggior parte delle prime domande di asilo sono state presentate nei seguenti paesi:
  • Germania (217 700)
  • Francia (137 500)
  • Spagna (116 100)
  • Austria (109 800)
  • Italia (77 200)
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Nel 2022 il maggior numero di prime domande di asilo in rapporto alla popolazione sono state presentate a/in:
  • Cipro (2 386 per 100 000 abitanti)
  • Austria (1 223)
  • Lussemburgo (373)

Prime domande di asilo ogni 100 000 abitanti nel 2022:

Fonte: Eurostat

Nel 2022 ben 237 600 richiedenti asilo avevano meno di 18 anni: in quasi un caso su sei (39 500 casi) si trattava di minori non accompagnati, provenienti per la maggior parte da Afghanistan, Siria e Somalia.

Nei primi sette mesi del 2023 sono state presentate nell'UE 601 600 domande di asilo (di cui 556 200 prime domande). Si tratta di un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 52% rispetto ai tempi pre-COVID (stesso periodo del 2019).

Riconoscimento dei profughi

Nel 2022 i paesi dell'UE hanno adottato 632 400 decisioni di primo grado in materia di asilo. che nel 49% dei casi sono state positive:

  • 143 000 persone hanno ricevuto lo status di rifugiato
  • 101 700 hanno ottenuto la protezione sussidiaria
  • 65 900 hanno ricevuto lo status umanitario.

A seguito di un ricorso sono state adottate altre 217 500 decisioni finali, tra cui:

  • 27 000 decisioni di riconoscimento dello status di rifugiato
  • 17 500 decisioni di riconoscimento dello status di protezione sussidiaria
  • 28 600 decisioni di concessione dello status umanitario.

Nel complesso, nel 2022 i paesi dell'UE hanno concesso protezione a circa 383 700 richiedenti asilo.

Nel primo semestre del 2023 il tasso di riconoscimento delle domande di asilo è aumentato: su 342 400 decisioni di primo grado, il 53% è stato positivo, tra cui:

  • 69 500 decisioni di riconoscimento dello status di rifugiato
  • 63 300 decisioni di riconoscimento dello status di protezione sussidiaria
  • 48 900 decisioni di concessione dello status umanitario.

Efficacia del sistema di asilo

  • Le fluttuazioni dei casi pendenti
    Alla fine del mese di luglio 2023 erano in sospeso 955 200 domande di asilo, il 25% in più rispetto all'anno precedente (764 100). I casi pendenti sono aumentati dalla metà del 2021.
  • Differenze nei tempi di esame tra gli Stati membri
    La percentuale di domande pendenti sul totale varia notevolmente da uno Stato membro all'altro, rispecchiando le differenze nei tempi di esame. Secondo i dati dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (EUAA), alla fine del mese di luglio 2023, il 48% delle domande pendenti in primo grado era in attesa da oltre sei mesi.

Numero di domande pendenti rispetto al numero totale di domande presentate in un determinato mese

Fonte: Eurostat

  • Differenze nei tassi di riconoscimento tra gli Stati membri
    Il sistema di asilo dell'UE continua a risultare compromesso a causa delle notevoli differenze nei tassi di riconoscimento che si riscontrano tra gli Stati membri. Nel 2022, ad esempio, il tasso di riconoscimento in primo grado per i cittadini afghani (esclusi i riconoscimenti dello status umanitario) per variava dal 27% della Germania al 100% del Portogallo e della Lettonia (tra gli Stati membri ad aver emesso almeno 100 decisioni di primo grado nei confronti di cittadini afghani).
  • Regolamento Dublino nella pratica
    Nel 2022 gli Stati membri hanno segnalato 174 500 richieste in uscita ai sensi del regolamento Dublino inviate ad altri Stati membri e ad altri paesi aderenti al sistema di Dublino affinché assumessero la responsabilità di esaminare una domanda di protezione internazionale. Delle 158 200 decisioni relative a tali richieste, 97 700 (il 62%) sono state favorevoli, mentre sono stati eseguiti 13 300 trasferimenti in uscita, pari al 14% delle richieste accettate.

Reinsediamento

Nel 2022 circa 17 300 persone bisognose di protezione internazionale sono state reinsediate in Stati membri dell'UE da paesi extra UE, il 6% in meno rispetto al 2021, ma il 97% in più rispetto al 2020.

I siriani erano di gran lunga la nazionalità più rappresentata, con il 63% delle persone reinsediate.

Nel quadro dei programmi comuni di reinsediamento dell'UE, dal 2015 più di 117 000 persone hanno trovato protezione nell'UE. Inoltre, dal 2021 più di 46 000 persone, per lo più afghane a rischio, sono arrivate nell'UE attraverso i programmi di ammissione umanitaria. Per i reinsediamenti e l'ammissione umanitaria gli Stati membri ricevono un sostegno dal bilancio dell'UE.

Attraversamenti irregolari delle frontiere

Cifre complessive

Attraversamenti irregolari delle frontiere dell'UE nel 2023 (gennaio-agosto) per nazionalità

 

Fonte: Frontex

Gennaio-settembre 2023:
localisation
281 872 attraversamenti irregolari delle frontiere

con un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2022

Questa cifra comprende:

crossing boat
184 614 traversate marittime da gennaio a settembre 2023

con un aumento dell'83% rispetto allo stesso periodo del 2022

crossing map
97 258 attraversamenti delle frontiere terrestri da gennaio ad agosto 2023

con una flessione del 30% rispetto allo stesso periodo del 2022

Distribuzione geografica

2022
  • Aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo centrale (+56%, 105 600), del Mediterraneo orientale (+113%, 43 900) e dei Balcani occidentali (+134%, 144 100)
  • Riduzione degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo occidentale (compresa la rotta atlantica dall'Africa occidentale alle isole Canarie) (-25%, 30 600) e dei confini orientali(-22%, 6 300) rispetto al 2021
  • Aumento del 18% dei decessi in mare: nel 2022 sono stati segnalati 2 411 morti o dispersi sulle tre rotte del Mediterraneo, rispetto alle 2 047 vittime del 2021
Gennaio-agosto 2023
  • Tra gennaio e agosto 2023 si è registrato un aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo centrale (+97 %, 114 900) e del Mediterraneo occidentale, inclusa la rotta atlantica dall'Africa occidentale alle isole Canarie (+7 %, 20 200), rispetto allo stesso periodo del 2022.
  • Tra gennaio e agosto 2023 si è registrata una diminuzione degli arrivi attraverso le rotte del Mediterraneo orientale (-9 %, 25 400) e attraverso i confini orientali (-9%, 3 800) rispetto allo stesso periodo del 2022.
  • Aumento del 31% dei decessi in mare: nel periodo gennaio-settembre 2023 sono stati segnalati 2 418 morti o dispersi sulle tre rotte del Mediterraneo, rispetto alle 1 841 vittime nello stesso periodo del 2022.

Rimpatri

Cifre complessive

2022
A 431 200 cittadini di paesi extra UE è stato ingiunto di lasciare l'UE
Un aumento del 27% rispetto al 2021
2021
A 340 500 cittadini di paesi extra UE è stato ingiunto di lasciare l'UE
Una riduzione del 14% rispetto al 2020

Tra coloro che hanno ricevuto l'ordine di lasciare l'UE, questi erano i paesi di origine più rappresentati:

  • Algeria (7,9%)
  • Marocco (7,1%)
  • Pakistan (5,9%)
  • Afghanistan (5,8%)
  • Albania (5,5%)

Efficacia del sistema di rimpatrio

Nel 2022 sono stati rimpatriati in un paese extra UE 73 600 cittadini di paesi terzi. Ciò corrisponde al 17% di tutte le decisioni di rimpatrio emesse nel corso dell'anno, in aumento rispetto al 18% del 2021.

I principali paesi di origine di coloro che sono stati rimpatriati in un paese extra UE nel 2022 sono i seguenti:

  • Albania (12,9%)
  • Georgia (10,2%)
  • Turchia (5,4%)
  • Serbia (4,2%)
  • Moldavia (3,5%)

Tra le nazionalità con almeno 5 000 ordini di rimpatrio, il tasso di rimpatrio è stato particolarmente basso per chi proveniva da:

  • Afghanistan (1,1%)
  • Siria (1,7%)
  • Costa d'Avorio (2,7%)
  • Guinea (4,3%)
  • Bangladesh (5,7%)

Nel 2022 il 54% dei rimpatri sono stati volontari, mentre per il 46% si è trattato di rimpatri forzati. Il 75% dei rimpatri sono stati assistiti, nel senso che gli interessati hanno ricevuto assistenza logistica, finanziaria e/o altro tipo di assistenza materiale.

Nel primo semestre del 2023 a 217 100 cittadini di paesi extra UE è stato ordinato di lasciare uno Stato membro dell'UE, mentre un totale di 38 900 sono stati rimpatriati in un paese extra UE a seguito di un'ingiunzione di lasciare l'UE. Rispetto allo stesso periodo del 2021, il numero degli ordini di rimpatrio e dei rimpatri è aumentato rispettivamente del 16% e del 21%.

Visti per soggiorno di breve durata

Nel 2022 circa 1 700 consolati degli Stati membri hanno ricevuto 7,6 milioni di domande di visto per soggiorni di breve durata presentate da cittadini di paesi extra UE, in amento rispetto ai 2,9 milioni del 2021, ma il 55% in meno del 2019.

In totale sono stati rilasciati 5,9 milioni di visti di breve durata e ne sono stati rifiutati 1,3 milioni, il che equivale a un tasso di rifiuto a livello dell'UE del 17,9% (in aumento rispetto al 13,4% del 2021).

La maggior parte delle domande sono state presentate in:

  • Turchia (778 400)
  • Russia (687 200)
  • India (671 900)
  • Marocco (423 200)
  • Algeria (392 100)

La maggior parte delle domande di visto sono state esaminate da:

  • Francia (1 918 500)
  • Spagna (1 197 500)
  • Germania (1 043 300)
  • Italia (727 500)
  • Grecia (459 100)

Il 58% di tutti i visti è stato rilasciato per ingressi multipli. I visti per soggiorni di breve durata coprono i viaggi nei 26 paesi Schengen per un massimo di 90 giorni su un periodo di 180 giorni.

L'atlante delle migrazioni

L'atlante delle migrazioni, pubblicato dal Centro di conoscenze sull'immigrazione e la demografia della Commissione europea, è una risorsa interattiva di dati armonizzati, aggiornati e convalidati sullo stato dei flussi migratori e della demografia nei 27 Stati membri dell'UE e in 171 paesi e territori non appartenenti all'UE.

Statistiche europee su immigrazione e asilo

Le statistiche europee aggiornate su:

e informazioni ad esse correlate sono disponibili sul sito web di Eurostat.

Eurostat raccoglie dati dalle autorità statistiche nazionali degli Stati membri dell'UE e dei paesi dell'EFTA sulla base dei regolamenti statistici adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La qualità dei dati e dei metadati correlati è garantita in linea con il codice delle statistiche europee. Dati e metadati sono aggiornati a intervalli regolari in funzione della raccolta. I risultati statistici sono pubblicati in schede della serie "Statistics Explained" e in altre pubblicazioni.

Clausola di esclusione della responsabilità: i dati di cui sopra si basano sulle ultime informazioni disponibili, aggiornate su base trimestrale. Ultimo aggiornamento: ottobre 2023