Uguaglianza e inclusione Costruire un'Unione dell'uguaglianza È il momento di mostrare alle giovani generazioni che possiamo costruire un continente in cui ognuno può essere sé stesso, amare chi desidera e seguire le proprie aspirazioni. In una società davvero inclusiva tutti possono esprimere e sviluppare le proprie potenzialità. Ecco perché la Commissione ha posto l'uguaglianza al centro del proprio programma, adoperandosi per costruire un'Unione dell'uguaglianza in cui tutte le persone possano vivere senza discriminazioni.Nel 2020 e nel 2021 la Commissione ha adottato cinque strategie che mirano a creare le condizioni affinché tutti possano vivere, prosperare e farsi strada a prescindere da differenze di genere, origini razziali o etniche, religione o convinzioni personali, disabilità, età od orientamento sessuale.Strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025Strategia per la parità di genere 2020-2025Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030Piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025Quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom 2020-2030 Il diritto di essere sé stessi Il diritto dell'UE vieta qualsiasi forma di discriminazione (fondata sul sesso, la razza, l'etnia, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale). Tuttavia per molte persone questa è ancora una realtà quotidiana.Per garantire che i diritti fondamentali all'uguaglianza e alla non discriminazione siano rispettati, la Commissione propone costantemente nuove politiche e iniziative incentrate sulla promozione dell'uguaglianza e dell'inclusione.Agire contro la discriminazione Un continente in cui poter seguire le proprie aspirazioni L'UE si adopera per essere un continente in cui ciascuno possa scegliere il proprio percorso di vita e dove non esistano né stereotipi né violenza di genere. Parità di genere 70,2 punti (su 100) attribuiti all'UE dall'indice sull'uguaglianza di genere per il 202333% di donne nei parlamenti nazionali dell'UE10,7%divario di genere complessivo a livello occupazionale Fonte: Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, Eurostat. I paesi dell'UE hanno compiuto importanti progressi per quanto riguarda la parità di genere, ad esempio proponendo una legislazione comune e integrando la prospettiva della parità di genere in diversi settori di intervento.Tuttavia, nei paesi dell'UE la piena parità di genere è ancora lontana e i progressi sono lenti. La diffusione della violenza di genere rimane elevata. Nel mercato del lavoro, le donne sono sovrarappresentate nei settori meno retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni di responsabilità e tuttora in media guadagnano, all'ora, quasi il 13% in meno degli uomini. Secondo le ricerche il lavoro domestico è in generale svolto in misura maggiore dalle donne che dagli uomini e la causa principale di questa disparità sono gli stereotipi di genere, che affliggono sia le donne che gli uomini.Per combattere le disuguaglianze di genere che attualmente persistono, la Commissione nel 2020 ha avviato la Strategia dell'UE per la parità di genere.Azioni a favore della parità di genere Un continente dove poter amare chi si desidera L'Unione europea è in prima linea nella protezione dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersessuali e queer (LGBTIQ). 23 paesi dell'UEdispongono di una legislazione sull'uguaglianza in materia di orientamento sessuale che non riguarda solo l'occupazioneOltre 100 iniziative finanziate dall'UE a sostegno delle persone LGBTIQ Fonte: Rainbow map, relazione sui progressi compiuti nella strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025. Nonostante i nostri sforzi per permettere a tutti di essere sé stessi e di amare chi si desidera, le persone LGBTIQ sono spesso discriminate. Nel 2019 l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) ha condotto un'indagine da cui è risultato che la discriminazione basata sull'orientamento sessuale è in aumento. Secondo la stessa indagine, due su cinque persone LGBTIQ intervistate hanno subito molestie a causa del loro orientamento sessuale.Per contrastare questa situazione, la Commissione ha adottato la strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025, che affronta le disuguaglianze e le sfide che interessano le persone LGBTIQ e definisce politiche mirate.Azioni per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ Un continente dove poter essere sé stessiLotta al razzismo Siamo "uniti nella diversità" in un continente dove coesistono culture, tradizioni e lingue differenti.Eppure, affinché l'UE sia all'altezza del significato del suo motto, non dobbiamo abbassare la guardia di fronte al razzismo e ai movimenti xenofobi, anche combattendo l'antisemitismo e l'odio contro i musulmani.L'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA) ha condotto varie indagini che evidenziano la persistenza di livelli elevati di discriminazione nell'UE. Per contrastare questa situazione, la Commissione ha adottato il piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025. Il piano, tra altri obiettivi:introduce misure e programmi di finanziamento per combattere il razzismo e la discriminazione nell'accesso al mercato del lavoro, all'istruzione e alla formazione, all'assistenza sanitaria, alla protezione sociale e all'alloggiopromuove una serie di azioni volte a contrastare gli stereotipi razziali ed etnici, in collaborazione con i media, la società civile e i rappresentanti di persone appartenenti a minoranze razziali o etnicheincoraggia gli Stati membri ad adottare misure per evitare o compensare gli svantaggi legati alla discriminazione per motivi di razza o di origine etnica.Piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025Più inclusione per le persone con disabilità 101 milioni di persone nell'UE sono affette da una disabilitàPiù del 50%si sente vittima di discriminazioneIl 51%ha un lavoro Fonte: Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 (indagine condotta tra le persone con disabilità). Nonostante i progressi compiuti finora, nella nostra società le persone con disabilità si trovano ancora ad affrontare notevoli ostacoli. La strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 è volta a migliorare la vita di tali persone e a garantire che possano godere dei loro diritti e possano partecipare pienamente alla società e all'economia in modo paritario rispetto agli altri.Nell'ambito di questa strategia, nel 2022 è stato adottato un pacchetto di misure sull'occupazione delle persone con disabilità. Poiché nell'UE è occupata solo la metà dei 42,8 milioni di persone con disabilità in età lavorativa, tali iniziative da un lato forniscono orientamenti ai datori di lavoro e alle autorità pubbliche mentre, dall'altro, aiutano un maggior numero di persone con disabilità ad accedere al mercato del lavoro.In questi ultimi anni inoltre nell'UE sono state adottate diverse norme per rendere l'UE più accessibile alle persone con disabilità, ad esempio:l'atto europeo sull'accessibilità di determinati prodotti e servizila direttiva sull'accessibilità del web.Tra altre iniziative figurano:la carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilitàle raccomandazioni sugli alloggi accessibili e assistiti per le persone con disabilitàil quadro per i servizi sociali di eccellenza destinati alle persone con disabilità (previsto per il 2024).Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 Uguaglianza, inclusione e partecipazione dei Rom I Rom costituiscono la più numerosa minoranza etnica in Europa. Su 10-12 milioni di Rom, circa 6 milioni sono cittadini dell'UE o risiedono nell'UE.Anche se nell'UE la discriminazione è vietata, molti Rom sono ancora vittime di pregiudizi ed esclusione sociale.Nel 2020 la Commissione ha avviato un piano decennale per sostenere l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione della comunità rom nell'UE, in cui ha definito gli obiettivi per il 2030, tra cui: ridurre di almeno la metà la percentuale di Rom vittime di discriminazioneridurre di almeno la metà il divario di povertà tra i Rom e la popolazione in generaleridurre di almeno la metà la percentuale di bambini Rom che frequentano scuole primarie segregate negli Stati membri con una popolazione Rom significativaridurre di almeno la metà il divario per quanto riguarda l'aspettativa di vita.Uguaglianza, inclusione e partecipazione dei Rom nell'UE Task force per l'uguaglianza Tutte e cinque le strategie dell'Unione per l'uguaglianza combinano misure mirate (come la legislazione in materia di uguaglianza o specifiche attività di sensibilizzazione) e sforzi per integrare l'uguaglianza in altri settori di intervento.Per contribuire all'integrazione dell'uguaglianza in tutti i settori di intervento, la Commissione ha creato una specifica task force.Task force per l'uguaglianza della Commissione europea Link correlati Statistiche sull'uguaglianzaIstituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE)Agenzia per i diritti fondamentali (FRA)
In una società davvero inclusiva tutti possono esprimere e sviluppare le proprie potenzialità. Ecco perché la Commissione ha posto l'uguaglianza al centro del proprio programma, adoperandosi per costruire un'Unione dell'uguaglianza in cui tutte le persone possano vivere senza discriminazioni.Nel 2020 e nel 2021 la Commissione ha adottato cinque strategie che mirano a creare le condizioni affinché tutti possano vivere, prosperare e farsi strada a prescindere da differenze di genere, origini razziali o etniche, religione o convinzioni personali, disabilità, età od orientamento sessuale.Strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025Strategia per la parità di genere 2020-2025Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030Piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025Quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom 2020-2030
I paesi dell'UE hanno compiuto importanti progressi per quanto riguarda la parità di genere, ad esempio proponendo una legislazione comune e integrando la prospettiva della parità di genere in diversi settori di intervento.Tuttavia, nei paesi dell'UE la piena parità di genere è ancora lontana e i progressi sono lenti. La diffusione della violenza di genere rimane elevata. Nel mercato del lavoro, le donne sono sovrarappresentate nei settori meno retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni di responsabilità e tuttora in media guadagnano, all'ora, quasi il 13% in meno degli uomini. Secondo le ricerche il lavoro domestico è in generale svolto in misura maggiore dalle donne che dagli uomini e la causa principale di questa disparità sono gli stereotipi di genere, che affliggono sia le donne che gli uomini.Per combattere le disuguaglianze di genere che attualmente persistono, la Commissione nel 2020 ha avviato la Strategia dell'UE per la parità di genere.Azioni a favore della parità di genere
Nonostante i nostri sforzi per permettere a tutti di essere sé stessi e di amare chi si desidera, le persone LGBTIQ sono spesso discriminate. Nel 2019 l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) ha condotto un'indagine da cui è risultato che la discriminazione basata sull'orientamento sessuale è in aumento. Secondo la stessa indagine, due su cinque persone LGBTIQ intervistate hanno subito molestie a causa del loro orientamento sessuale.Per contrastare questa situazione, la Commissione ha adottato la strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025, che affronta le disuguaglianze e le sfide che interessano le persone LGBTIQ e definisce politiche mirate.Azioni per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ
Siamo "uniti nella diversità" in un continente dove coesistono culture, tradizioni e lingue differenti.Eppure, affinché l'UE sia all'altezza del significato del suo motto, non dobbiamo abbassare la guardia di fronte al razzismo e ai movimenti xenofobi, anche combattendo l'antisemitismo e l'odio contro i musulmani.L'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA) ha condotto varie indagini che evidenziano la persistenza di livelli elevati di discriminazione nell'UE.
Nonostante i progressi compiuti finora, nella nostra società le persone con disabilità si trovano ancora ad affrontare notevoli ostacoli. La strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 è volta a migliorare la vita di tali persone e a garantire che possano godere dei loro diritti e possano partecipare pienamente alla società e all'economia in modo paritario rispetto agli altri.Nell'ambito di questa strategia, nel 2022 è stato adottato un pacchetto di misure sull'occupazione delle persone con disabilità. Poiché nell'UE è occupata solo la metà dei 42,8 milioni di persone con disabilità in età lavorativa, tali iniziative da un lato forniscono orientamenti ai datori di lavoro e alle autorità pubbliche mentre, dall'altro, aiutano un maggior numero di persone con disabilità ad accedere al mercato del lavoro.In questi ultimi anni inoltre nell'UE sono state adottate diverse norme per rendere l'UE più accessibile alle persone con disabilità, ad esempio:l'atto europeo sull'accessibilità di determinati prodotti e servizila direttiva sull'accessibilità del web.Tra altre iniziative figurano:la carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilitàle raccomandazioni sugli alloggi accessibili e assistiti per le persone con disabilitàil quadro per i servizi sociali di eccellenza destinati alle persone con disabilità (previsto per il 2024).Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030
I Rom costituiscono la più numerosa minoranza etnica in Europa. Su 10-12 milioni di Rom, circa 6 milioni sono cittadini dell'UE o risiedono nell'UE.Anche se nell'UE la discriminazione è vietata, molti Rom sono ancora vittime di pregiudizi ed esclusione sociale.Nel 2020 la Commissione ha avviato un piano decennale per sostenere l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione della comunità rom nell'UE, in cui ha definito gli obiettivi per il 2030, tra cui: