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Legiferare meglio: come e perché

Il programma "Legiferare meglio" garantisce un processo legislativo dell'UE trasparente fondato su dati concreti, sulla base delle opinioni di coloro che potrebbero esserne interessati. La Commissione valuta e migliora la legislazione dell'UE, concentrandosi sui risultati nei settori più importanti.

Obiettivi del programma "Legiferare meglio"

  • Garantire che l'elaborazione delle politiche dell'UE si basi su dati concreti
  • Semplificare e migliorare la legislazione dell'UE ed evitare oneri inutili
  • Coinvolgere i cittadini, le imprese e le parti interessate nel processo decisionale

Cosa fa la Commissione

La Commissione europea ha la responsabilità di pianificare, preparare e proporre nuovi atti legislativi dell'UE. Le attività sono guidate dal programma di lavoro annuale della Commissione. Nel proporre atti legislativi, la Commissione valuta gli impatti significativi attesi, in particolare, ma non solo, ambientali, sociali ed economici. La previsione strategica è un elemento importante per la definizione di politiche adeguate alle esigenze future in tutti i settori.

La Commissione è inoltre responsabile della valutazione della legislazione dell'UE e, ove necessario, di proporre miglioramenti nel riesame delle politiche.

La Commissione continua a monitorare l'attuazione e l'applicazione delle iniziative adottate negli Stati membri.

Una migliore regolamentazione garantisce un processo decisionale trasparente ed efficiente. Dal 2021 i principali punti salienti del programma "Legiferare meglio" puntano a:

  • BR-Simplifiying-icon

    Migliorare le consultazioni pubbliche introducendo un unico "invito a presentare contributi" tradotto in tutte le lingue, sul portale "Di' la tua", dedicato alle consultazioni pubbliche e ai commenti degli interessati. L'approccio riunisce i riscontri sulle tabelle di marcia e le valutazioni d'impatto iniziali con il questionario delle consultazioni pubbliche.

  • BR-Introducing-icon

    Intensificare gli sforzi della Commissione per semplificare le norme dell'UE e ridurre gli oneri superflui, realizzando nel contempo i benefici della legislazione (programma REFIT) e introducendo il principio "one in, one out". In base a questo principio, gli eventuali nuovi oneri introdotti da una nuova legge devono essere controbilanciati dalla riduzione di oneri precedenti nello stesso settore di attività. Nel secondo semestre del 2021 la Commissione ha realizzato un progetto pilota "one-in, one out", con dieci proposte legislative riguardanti un'ampia gamma di settori strategici, con un impatto su diversi settori e portatori di interessi, per testare l'approccio, la sua metodologia e i relativi calcoli. Sulla base degli insegnamenti tratti dal progetto pilota, la Commissione sta ora attuando il principio "one in, one out", a partire dal programma di lavoro della Commissione per il 2022. La Commissione si è inoltre impegnata a razionalizzare gli obblighi di comunicazione al fine di ridurli del 25%.

  • BR-Removing-Icon

    Eliminare gli ostacoli e gli oneri burocratici che rallentano gli investimenti da parte dei principali portatori di interessi nell'ambito del gruppo di esperti ad alto livello "Fit for Future".

  • BR-Mainstreaming-icon

    Integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, per garantire che le proposte legislative contribuiscano all'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

  • Improving

    Migliorare il modo in cui legiferare meglio affronta e sostiene gli obiettivi in materia di sostenibilità, in particolare il principio "non arrecare un danno significativo" e la trasformazione digitale.

  • BR-Integrating-icon

    Integrare la previsione strategica nel processo di elaborazione delle politiche, per rendere queste ultime adeguate al futuro, ad esempio tenendo conto delle megatendenze emergenti in ambito ecologico, digitale, geopolitico e socioeconomico.

Le pratiche della Commissione per legiferare meglio sono riconosciute a livello internazionale dall'OCSE e considerate avanzate tra i membri dell'OCSE.

Per saperne di più sul ciclo legislativo e politico dell'UE.

Have your say process

Di' la tua: Consultazioni pubbliche e feedback - condividi le tue opinioni e idee

Dal 2015 la Commissione chiede dati e osservazioni ai cittadini, alle imprese e alle parti interessate in tutte le fasi del processo legislativo e di elaborazione delle politiche. È possibile condividere opinioni e idee sulle iniziative della Commissione in tutti i settori d'intervento sul portale "Di' la tua". dedicato alle consultazioni pubbliche e ai commenti degli interessati. È possibile iscriversi alle notifiche sui nuovi sviluppi man mano che le iniziative prendono forma, anche dopo l'adozione della legislazione.

Il tuo contributo può fare la differenza

I contributi dei cittadini, delle imprese, e delle parti interessate fanno davvero la differenza per quanto riguarda le politiche dell’UE. Hanno orientato e migliorato il lavoro della Commissione su diverse iniziative importanti come l'iniziativa dei cittadini europei, il Corpo europeo di solidarietà, la politica agricola comune e gli orientamenti sull'efficienza energetica degli edifici.

Scopri come il processo di consultazione ha contribuito a plasmare la legislazione.

Semplificare la legislazione dell'UE

La Commissione sta valutando l’efficacia della legislazione dell'UE in vigore e apportando le modifiche eventualmente necessarie per mantenerla adeguata ai suoi scopi.

  • Il programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) è stato istituito nel 2012 per semplificare la legislazione dell'UE e ridurre i costi superflui della regolamentazione, pur garantendo gli obiettivi fissati. Il potenziale di semplificazione e di riduzione degli oneri è sempre preso in considerazione in sede di valutazione e revisione della legislazione. Tutte le revisioni della legislazione dell'UE sono incluse nel programma REFIT e mirano a ridurre e semplificare gli oneri.
  • La piattaforma Fit for Future, che sostituisce la piattaforma REFIT, è stata istituita nel 2020. Si tratta di un gruppo di esperti ad alto livello composto da rappresentanti degli Stati membri, del Comitato delle regioni, del Comitato economico e sociale europeo e dai portatori di interessi che rappresentano imprese e organizzazioni non governative, assiste la Commissione nel compito di migliorare la legislazione dell'UE. La piattaforma collabora inoltre con la rete dei rappresentanti per le PMI e la rete di hub regionali RegHub. Formula pareri destinati alla Commissione con suggerimenti concreti sulle opportunità di semplificazione, riduzione degli oneri e modernizzazione della legislazione vigente dell'UE.
  • Chiunque può proporre suggerimenti per la semplificazione della legislazione UE vigente attraverso il portale "Di' la tua - semplifica!".
  • Le valutazioni e i controlli dell'adeguatezza servono a stabilire se la legislazione, le politiche e i programmi di finanziamento dell'UE stanno dando i risultati previsti a costi minimi.

Ogni anno la Commissione presenta una panoramica dei suoi sforzi in materia di semplificazione e riduzione degli oneri nell'ambito dell'indagine annuale sugli oneri. Monitora inoltre regolarmente il modo in cui le opportunità di semplificazione e riduzione degli oneri sono prese in considerazione durante l'intero ciclo di elaborazione delle politiche nel quadro di valutazione REFIT.

Garantire la qualità

Gli orientamenti e strumenti per legiferare meglio contribuiranno a fornire ai servizi della Commissione europea linee guida concrete per la preparazione di nuove iniziative e proposte e per la gestione e la valutazione della legislazione in vigore.

Nel 2015 la Commissione ha istituito il comitato per il controllo normativo, un organismo indipendente costituito da funzionari della Commissione ed esperti esterni. Il comitato per il controllo normativo esamina le valutazioni d'impatto e le valutazioni selezionate. Il comitato pubblica relazioni annuali su quanto ha fatto per realizzare la sua missione.

Rafforzare la sussidiarietà e proporzionalità

I principi di sussidiarietà e proporzionalità sono pietre angolari dei trattati dell'UE e sono sistematicamente applicati alle proposte legislative della Commissione.

In base al principio di sussidiarietà Unione europea interviene soltanto se necessario e qualora tale intervento produca chiari benefici superiori a quelli che otterrebbero misure adottate a livello nazionale, regionale o locale. Tranne nei casi in cui l'UE ha competenza esclusiva, non può essere presa un'iniziativa a livello europeo a meno che non sia più efficace di un'azione avviata a livello nazionale, regionale o locale. Una griglia di sussidiarietà è allegata a tutte le iniziative politicamente sensibili e importanti accompagnate da una valutazione d'impatto.

La proporzionalità si concentra sull'impatto finanziario e amministrativo della legislazione proposta, per garantire che gli interventi normativi non vadano al di là di quanto necessario per conseguire gli obiettivi legislativi e politici. Eventuali impatti devono essere ridotti al minimo e proporzionati agli obiettivi che l'intervento si prefigge di raggiungere. Per la Commissione ciò significa attuare politiche ambiziose nel modo più semplice e meno costoso possibile, evitando inutili oneri burocratici.

Collaborazione tra le istituzioni dell'UE

Migliorare il processo legislativo dell'UE è un obiettivo condiviso e la responsabilità di tutte le istituzioni dell'UE e degli Stati membri. Il modo migliore per migliorare il processo legislativo dell'UE e ottenere risultati migliori è che il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea collaborino più strettamente nei prossimi anni.

Date le opportunità e le sfide che ci attendono nel nostro cammino verso una ripresa sostenibile, è fondamentale legiferare nel modo più efficiente possibile, tenendo presente il nostro futuro. L'effettiva applicazione, attuazione e applicazione del diritto dell'UE è una priorità per la Commissione von der Leyen. La Commissione può determinare i costi e i risparmi associati solo alle proprie proposte legislative. Le modifiche apportate durante i negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio possono alterare in modo significativo l'impatto per i cittadini e le imprese. Pertanto, la Commissione accoglierebbe con favore il rilancio del dialogo politico per discutere le idee, in modo che tutte le parti possano rispettare gli impegni assunti nel quadro dell'accordo interistituzionale "Legiferare meglio".

La Commissione renderà gradualmente accessibili al pubblico le banche dati e gli archivi interni, in linea con la nostra politica in materia di trasparenza dei dati. Contatteremo il Parlamento europeo e il Consiglio per istituire un registro comune delle prove, il portale legislativo congiunto, che consentirà a chiunque sia interessato all'elaborazione delle politiche dell'UE di trovare facilmente tutte le prove alla base di una determinata iniziativa.

Cooperazione internazionale in materia di regolamentazione

L'UE si basa su norme stabilite di comune accordo. Affinché tali norme funzionino, gli Stati membri devono attuarle pienamente e applicarle tempestivamente. Devono poi garantire la corretta applicazione e il rispetto delle norme, in quanto la mancata applicazione comporta costi per i cittadini e le imprese.

L'applicazione, l'attuazione e l'esecuzione effettivi del diritto dell'UE sono una priorità della Commissione von der Leyen. Come annunciato negli orientamenti politici della presidente von der Leyen, la Commissione continuerà a guidare e sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per recepire le direttive, attuare i regolamenti e applicare correttamente le norme dell'UE. I controlli di conformità verificano il modo in cui gli Stati membri recepiscono la legislazione dell'UE nella legislazione nazionale. Per garantire un dialogo efficace nella fase di recepimento, occorre che gli Stati membri forniscano informazioni chiare e precise sulla legislazione nazionale.

In futuro, la Commissione intende fare un bilancio delle sue attività di vigilanza e di applicazione delle norme, al fine di garantire che rimangano idonee a far funzionare il diritto dell'UE nella pratica.

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