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Commissione europea

Interventi dell'UE per affrontare la crisi energetica

L'aggressione militare ingiustificata nei confronti dell'Ucraina e l'uso del gas come arma da parte della Russia hanno esposto l'UE a una crisi energetica senza precedenti, causando un'impennata dei prezzi dell'energia e grandi difficoltà agli europei. 

In risposta a questa situazione, nel 2022 l'UE ha attuato misure di emergenza per stabilizzare i prezzi dell'energia e garantire l'accesso all'approvvigionamento di gas durante l'inverno. Guardando al futuro, la Commissione si sta ora adoperando per affrontare in modo persistente i costi dell'energia che hanno un impatto sui cittadini e sulle imprese dell'UE. A tal fine, nel febbraio 2025 la Commissione ha presentato un nuovo piano d'azione volto a ridurre i costi dell'energia, completare l'Unione dell'energia, attrarre investimenti e migliorare la preparazione alle potenziali crisi energetiche.

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Per un approvvigionamento di gas a prova di inverno

Nel giugno e luglio 2022 la Commissione ha proposto nuove norme per garantire che l'Europa disponesse di forniture di gas sufficienti per resistere a improvvise interruzioni dalla Russia durante i mesi invernali.

Con le nuove norme in materia di stoccaggio del gas, i paesi dell'UE devono riempire gli impianti di stoccaggio al 90% entro il 1º novembre di ogni anno. All'inizio della stagione invernale 2024-2025 gli impianti di stoccaggio del gas erano pieni al 95%, con il raggiungimento della soglia del 90% già nell'agosto 2024.

Inoltre, nell'agosto 2022 i paesi dell'UE hanno approvato un regolamento per ridurre volontariamente la domanda di gas naturale del 15% per la stagione invernale 2022/2023, estendendolo successivamente all'inverno 2023/2024. Nel marzo 2024 il Consiglio ha adottato una raccomandazione per continuare ad adottare misure volontarie fino a marzo 2025 per mantenere una riduzione collettiva della domanda di gas del 15% rispetto alla domanda media tra aprile 2017 e marzo 2022.

Nell'aprile 2022 la Commissione ha inoltre lanciato la piattaforma dell'UE per l'energia, per aiutare i paesi dell'UE a collaborare sui mercati globali. L'obiettivo è evitare la concorrenza tra i paesi dell'UE, utilizzare l'influenza dell'Unione europea per garantire fonti energetiche diversificate, incoraggiare la concorrenza tra i principali fornitori e ottenere migliori condizioni per i consumatori.

Strutture di stoccaggio del gas
da riempire prima di ogni inverno
90%
livello da raggiungere entro il 1º novembre di ogni anno
95%
percentuale di riempimento del gas prima dell'inverno 2024-2025

Diversificare le fonti di gas e investire nelle infrastrutture

Diffondere le energie rinnovabili

Oltre a garantire le fonti di approvvigionamento all'estero, dobbiamo utilizzare il più possibile l'energia prodotta sul nostro territorio. L'UE è già leader mondiale nello sviluppo tecnologico delle energie rinnovabili. Nel 2023 la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell'UE era del 24,5%. Con la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili del novembre 2023, i paesi dell'UE hanno concordato un obiettivo complessivo di almeno il 42,5% di energie rinnovabili a livello dell'UE entro il 2030, con l'obiettivo di raggiungere almeno il 45%.

Per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, nel dicembre 2022 i paesi dell'UE hanno concordato norme temporanee che consentono procedure semplificate di rilascio delle autorizzazioni.

Energia rinnovabile
nell'UE
24,5%
la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell'UE nel 2023
42,5%
l'obiettivo generale in materia di energie rinnovabili a livello dell'UE entro il 2030 (con l'intento di raggiungere almeno il 45%)

Ridurre la bolletta delle famiglie e imprese europee

Nel febbraio 2023 i paesi dell'UE hanno inoltre concordato un meccanismo di correzione del mercato per evitare perturbazioni del mercato energetico e finanziario. In caso di necessità, sarebbe stato attivato automaticamente:

  • se il prezzo mensile del Title Transfer Facility (TTF) avesse superato 180 euro/MWh per 3 giorni lavorativi e 
  • se il prezzo TTF fosse stato superiore di 35 euro al prezzo di riferimento per il gas naturale liquefatto (GNL) sui mercati mondiali per gli stessi 3 giorni lavorativi.

Il meccanismo è rimasto in vigore fino al gennaio 2025 e non è mai stato necessario attivarlo, grazie a fattori quali il calo strutturale della domanda, l'affidabilità delle importazioni di GNL e di gasdotti da partner fidati e il potenziamento delle infrastrutture di importazione. 

Piano d'azione per l'energia a prezzi accessibili

Tuttavia, i prezzi dell'energia nell'UE rimangono strutturalmente elevati, il che danneggia i cittadini dell'UE e la competitività dell'industria dell'UE. Per questo motivo nel febbraio 2025 la Commissione ha proposto il piano d'azione per un'energia a prezzi accessibili, che definisce misure concrete a breve termine al fine di ridurre i costi energetici per i cittadini, le imprese, le industrie e le comunità di tutta l'UE, completare l'Unione dell'energia, attrarre investimenti e consentirci di essere meglio preparati ad affrontare eventuali crisi energetiche.

Ciò consentirà di realizzare risparmi complessivi stimati a 45 miliardi di euro nel 2025, con un aumento progressivo fino a 130 miliardi di euro all'anno entro il 2030 e a 260 miliardi di euro all'anno entro il 2040.

Risparmi complessivi stimati

45 miliardi di euro
nel 2025
fino a 130 miliardi di euro
ogni anno entro il 2030
fino a 260 miliardi di euro
ogni anno entro il 2040