L'aggressione militare ingiustificata nei confronti dell'Ucraina e l'uso del gas come arma da parte della Russia hanno esposto l'UE a una crisi energetica senza precedenti, causando un'impennata dei prezzi dell'energia e grandi difficoltà agli europei. L'UE sta adottando misure forti per affrontare questa situazione.
22 novembre - Per proteggere le imprese e le famiglie europee da episodi di rincari eccessivi del gas nell'UE, la Commissione ha proposto un meccanismo di correzione del mercato: si tratta di uno strumento temporaneo ad hoc che si attiverebbe automaticamente sui mercati del gas in caso di aumenti estremi dei prezzi. Il nuovo meccanismo punta ad attenuare la volatilità sui mercati europei del gas, senza mettere a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento.
Da un anno la Commissione sta affrontando il problema dell'aumento dei prezzi dell'energia. Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina e ha iniziato a strumentalizzare le risorse energetiche a fini militari la situazione del mercato dell'energia è notevolmente peggiorata.
Nonostante il calo significativo delle forniture dalla Russia - dal 45% delle importazioni di gas dell'anno scorso ad appena il 14% a settembre 2022 - l'Europa è riuscita a trovare fonti di approvvigionamento alternative e ha ridotto la domanda per compensare la carenza.
Abbiamo inoltre adottato misure per attenuare la volatilità del mercato e ridistribuire ai cittadini e alle imprese gli extraprofitti del settore energetico.
Grazie al pacchetto di misure sui prezzi dell'energia, gli Stati membri hanno adottato numerosi provvedimenti a livello nazionale per allentare la pressione dei prezzi su cittadini e imprese. A maggio abbiamo adottato il piano REPowerEU per porre fine quanto prima alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi.
Per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento nei prossimi inverni, abbiamo introdotto nuovi obblighi minimi di stoccaggio del gas e un obiettivo di riduzione della domanda di gas del 15% per facilitare l'equilibrio tra domanda e offerta in Europa. Gli sforzi per risparmiare energia e riempire i depositi hanno finora dato buoni risultati.
A settembre 2022 sono state adottate nuove misure per ridurre la domanda di energia elettrica e utilizzare le eccedenze energetiche a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
Il 18 ottobre 2022 la Commissione ha proposto nuove misure riguardanti l'acquisto comune di gas, meccanismi per limitare i prezzi, l'uso trasparente delle infrastrutture, la solidarietà tra gli Stati membri e la gestione della domanda, soluzioni queste che renderanno più stabile il mercato.
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Dati essenziali
Diversificare l'approvvigionamento
L'UE collabora da diversi mesi con partner internazionali per diversificare l'approvvigionamento, ed è riuscita a garantire livelli record di importazioni di GNL e maggiori forniture di gas via gasdotto.
Risultati
- Memorandum d'intesa trilaterale tra l'UE, l'Egitto e Israele per l'esportazione di gas naturale in Europa.
- Memorandum d'intesa con l'Azerbaigian su una partnership strategica nel settore dell'energia.
- Impegno degli Stati Uniti di fornire quest'anno all'UE almeno 15 miliardi di metri cubi di GNL.
- Nella prima metà del 2022 le importazioni di GNL non russe sono cresciute di 19 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le importazioni via gasdotto da Norvegia, Azerbaigian, Regno Unito e Africa settentrionale hanno registrato un incremento di 14 miliardi di metri cubi.
Ridurre la domanda
Per ridurre i rischi e i costi per l'Europa in caso di tagli all'approvvigionamento, la Commissione ha adottato un piano europeo di riduzione della domanda di gas per aiutare gli Stati membri a diminuire la domanda di gas del 15%.
Il piano prevede tre filoni d'intervento:
- passare dal gas a combustibili alternativi
- incentivare il taglio dei consumi
- abbassare il riscaldamento e il raffrescamento.
Il piano prevede inoltre la possibilità di dichiarare lo "stato di allarme dell'UE", che determina la riduzione obbligatoria del consumo di gas in tutti gli Stati membri. Si tratta di un segnale forte che l'UE farà di tutto per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e proteggere i consumatori.
La Commissione sta monitorando attentamente le misure di riduzione della domanda. Da un'analisi preliminare basata sui dati forniti da 15 Stati membri emerge che in agosto e settembre 2022 il consumo di gas nell'UE sarebbe inferiore di circa il 15% alla media dei 5 anni precedenti. Sforzi analoghi saranno necessari ogni mese fino a marzo 2023. Gli Stati membri riferiranno ogni due mesi sui progressi compiuti. La Commissione è pronta a dichiarare lo stato di allarme dell'UE o a rivedere gli obiettivi qualora le misure messe in campo si rivelassero insufficienti.
Lo stoccaggio del gas svolge un ruolo importante nel garantire la sicurezza dell'approvvigionamento dell'UE. In un inverno normale equivale al 25-30% del gas consumato in tutta l'UE.
Da giugno 2022 è in vigore una nuova normativa che prevede uno stoccaggio sotterraneo di gas pari all'80% della capacità entro il 1º novembre 2022 - e al 90% negli anni successivi - in modo da garantire l'approvvigionamento per l'inverno.
Acquistare gas insieme
Al fine di garantire un approvvigionamento energetico a prezzi accessibili, la Commissione e gli Stati membri hanno istituito una piattaforma europea per l'acquisto comune di gas, GNL e idrogeno. Si tratta di un meccanismo di coordinamento volontario che sostiene l'acquisto di gas e idrogeno per l'Unione, sfruttando al meglio il peso collettivo dell'UE sul piano politico e sul mercato.
Nell'ambito della piattaforma sono già stati creati cinque raggruppamenti regionali di Stati membri. Con l'aggregazione della domanda europea e l'acquisto comune di gas l'UE potrà sfruttare il suo potere d'acquisto collettivo per negoziare prezzi migliori, riducendo il rischio che gli Stati membri si facciano concorrenza tra loro su un mercato già ristretto. Ne trarrà vantaggio la trasparenza, a beneficio in particolare degli Stati membri più piccoli, che come acquirenti si trovano in una situazione meno favorevole.
Ridurre la bolletta delle famiglie e imprese europee
Per far fronte alla recente impennata dei prezzi e allentare la pressione su famiglie e imprese europee, a settembre la Commissione ha proposto diversi interventi, tra cui:
- misure straordinarie per ridurre la domanda di energia elettrica, che contribuiranno a ridurre il costo dell'elettricità per i consumatori
- misure per ridistribuire gli extraprofitti registrati nel settore energetico ai clienti finali.
La prima risposta ai prezzi elevati è la riduzione della domanda, che può avere un impatto sui prezzi dell'energia elettrica e in generale calmare il mercato. Sulla base delle proposte della Commissione, gli Stati membri hanno convenuto di porsi:
- l'obiettivo di ridurre la domanda complessiva di energia elettrica del 10%
- l'obbligo di ridurre la domanda durante le ore di punta del 5%.
Riducendo la domanda di energia elettrica del 5% nelle ore di punta si riduce l'uso del gas per la produzione di energia elettrica di circa il 4% durante l'inverno e di conseguenza la pressione sui prezzi.
Tetto sui ricavi per la produzione di energia elettrica a basso costo
I produttori di energia elettrica "inframarginali" hanno realizzato profitti eccezionali dal momento che il forte aumento del prezzo del gas ha fatto lievitare il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica, mentre i loro costi di produzione sono rimasti bassi. La Commissione ha pertanto proposto un tetto temporaneo sui ricavi, pari a 180 euro/MWh, per l'energia elettrica prodotta con tecnologie quali, tra le altre, il nucleare, la lignite e le fonti rinnovabili.
Eventuali ricavi che eccedono il massimale saranno prelevati dagli Stati membri e convogliati verso i consumatori per attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia.
Gli Stati membri possono utilizzare tali proventi per:
- risarcire gli utenti che hanno ridotto il consumo di elettricità
- operare trasferimenti diretti agli utenti
- ridurre il costo dell'elettricità degli utenti per volumi limitati
- promuovere gli investimenti degli utenti nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica
- risarcire i fornitori che erogano energia elettrica sottocosto.
Contributo di solidarietà da parte delle imprese produttrici di combustibili fossili
Anche le imprese dei settori del petrolio, del gas, del carbone e della raffinazione hanno realizzato ingenti profitti negli ultimi mesi, non tanto in virtù di decisioni commerciali o investimenti, quanto principalmente in conseguenza del dissesto del mercato dell'energia causato dall'invasione russa dell'Ucraina. Queste imprese non sono interessate dalle misure indicate sopra. A fini di solidarietà e di equità, tutte le fonti energetiche devono contribuire ad attenuare l'impatto che l'impennata dei prezzi ha avuto sulle bollette dei consumatori. Per questo motivo Commissione ha proposto un contributo temporaneo di solidarietà sugli extraprofitti generati nel 2022 nel settore dei combustibili fossili.
Come funziona il contributo di solidarietà:
- prelevato sugli extraprofitti del 2022 e/o 2023
- riguarda gli utili che superano del 20% il livello medio dei tre anni precedenti
- ricavi prelevati dagli Stati membri
- secondo le stime dovrebbe generare circa 25 miliardi di euro, che contribuirebbero a ridurre le bollette.
Rafforzare la solidarietà dell'UE
La solidarietà è la pietra angolare dell'Unione e sostiene l'efficacia della sua azione. Cinque anni dopo l'adozione del regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento sono stati firmati soltanto 6 accordi bilaterali di solidarietà tra gli Stati membri, dei 40 possibili. Per accelerare il ritmo, la Commissione ha proposto di stabilire norme standard in materia di solidarietà, per garantire che uno Stato membro in situazione di emergenza possa ricevere gas dagli altri paesi in cambio di un equo compenso.
L'obbligo di solidarietà sarà esteso agli Stati membri non collegati che dispongono di impianti GNL, a condizione che il gas possa essere trasportato verso lo Stato membro in cui è necessario.
Investire nelle infrastrutture
Grazie ai nostri investimenti nei terminali GNL e negli interconnettori del gas, attualmente ogni Stato membro può approvvigionarsi da almeno due fonti e sono possibili flussi inversi tra paesi vicini. Ai sensi del regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas, gli Stati membri devono disporre di piani d'azione preventivi, di piani di emergenza nazionali e di un meccanismo di solidarietà che garantisca l'approvvigionamento dei "clienti protetti" nei paesi vicini in caso di grave emergenza.
Risultati
- Il 1º maggio 2022 è diventato operativo l'interconnettore del gas Polonia-Lituania, che rafforza l'opzionalità e la resilienza dell'intero mercato Baltico del gas, anche con il sostegno del meccanismo per collegare l'Europa della Commissione europea.
- Il 1º ottobre 2022 è stato inaugurato l'interconnettore del gas Grecia-Bulgaria.
Oltre a essere la forma di energia più economica e pulita, le rinnovabili possono essere generate internamente, riducendo la necessità di importare energia. Il ricorso costante alle energie rinnovabili nella generazione di energia elettrica, nell'industria, nell'edilizia e nei trasporti ci consentirà di conseguire l'indipendenza più in fretta, darà impulso alla transizione verde e abbasserà i prezzi nel tempo. La Commissione ha proposto di portare l'obiettivo 2030 dell'UE per le energie rinnovabili dal 40% al 45%.
Il piano REPowerEU porterebbe la capacità complessiva di produzione di energia rinnovabile a 1 236 GW entro il 2030, a fronte dei 1 067 GW previsti nel pacchetto "Pronti per il 55%".
Sostenere famiglie e imprese: esempi recenti
- Ai sensi della normativa europea sugli aiuti di Stato, la Commissione ha approvato un regime polacco intenso a compensare parzialmente le imprese energivore dei prezzi più elevati dell'elettricità derivanti dai costi indiretti delle emissioni.
- La Commissione ha approvato una misura spagnola da 220 milioni di euro finalizzata a sostenere la società Cobra Instalaciones y Servicios, S.A. nella produzione di idrogeno rinnovabile. La misura contribuisce al conseguimento della strategia dell'UE per l'idrogeno e degli obiettivi del Green Deal europeo, oltre a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verde, in linea con il piano REPowerEU.
- In base alla normativa europea sugli aiuti di Stato, la Commissione ha approvato un meccanismo finlandese di regolazione della capacità da 150 milioni di euro per salvaguardare la sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica nel paese. La misura contribuirà inoltre a tagliare le emissioni di CO2 nel settore dell'energia elettrica, in linea con il Green Deal europeo, e a perseguire gli obiettivi del piano REPowerEU per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi.
Misure di risparmio energetico - calendario
- 22 novembre 2022
La Commissione propone un nuovo strumento per limitare le impennate del prezzo del gas
- 30 settembre 2022
Accordo tra i ministri dell'Energia sul regolamento relativo a un intervento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell'energia
- 14 settembre 2022
Proposta di un nuovo regolamento di emergenza per far fronte agli elevati prezzi del gas nell'UE e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento per il prossimo inverno.
- 26 luglio 2022
Accordo tra i ministri dell'Energia sul regolamento relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas
- 20 luglio 2022
La Commissione presenta una proposta di regolamento relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas e pubblica la comunicazione "Risparmiare gas per un inverno sicuro"
- 27 giugno 2022
Adozione del regolamento sullo stoccaggio del gas
- 18 maggio 2022
La Commissione presenta il piano REPowerEU
- 23 marzo 2022
La Commissione propone di modificare il regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas e pubblica la comunicazione "Sicurezza dell'approvvigionamento e prezzi dell'energia accessibili"
- 8 marzo 2022
Comunicazione "REPowerEU: azione europea comune per un'energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili"
- 13 ottobre 2021
Comunicazione "Risposta all'aumento dei prezzi dell'energia: un pacchetto di misure d'intervento e di sostegno"
Documenti