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Realizzare un'Europa sociale forte

Un'Europa sociale forte è il fondamento della prosperità

I cittadini e le imprese dell'UE possono prosperare solo se l'economia è al loro servizio. Un'Europa sociale forte rappresenta la base necessaria per raggiungere la prosperità, il benessere e un'economia equa e competitiva. A tal fine sarà fondamentale disporre di una forza lavoro qualificata, che sappia sfruttare l'innovazione e che sia in grado di adattarsi alla transizione ecologica e digitale.

Negli ultimi quattro anni, l'Unione europea ha dovuto affrontare sfide senza precedenti, che hanno avuto un profondo impatto in termini di occupazione, istruzione, economia, sistemi previdenziali e vita sociale, inasprendo ostacoli e disuguaglianze. Nonostante l'ondata di shock socioeconomici, l'UE si è dimostrata resiliente e, grazie anche all'azione risoluta degli Stati membri, ha registrato tassi di disoccupazione ai minimi storici e un aumento dell'occupazione.

L'Unione europea sta costruendo un'economia equa, inclusiva, pronta a offrire opportunità e a rispondere alle esigenze di tutti i cittadini dell'UE.

Portrait of Ursula von der Leyen, President of the European Commission

Mentre ci impegniamo per superare la pandemia, prepariamo le riforme necessarie e acceleriamo la duplice transizione verde e digitale, ritengo sia anche giunto il momento di adattare il nostro corpus di norme sociali. Un corpus di norme che garantisca solidarietà tra le generazioni. Un corpus di norme che premi gli imprenditori che si occupano dei loro dipendenti. Che si concentri sull'occupazione e garantisca nuove opportunità. Che ponga le competenze, l'innovazione e la protezione sociale su un piano di parità.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

Costruire un'Europa più giusta

Il pilastro europeo dei diritti sociali si basa su 20 principi e diritti fondamentali necessari a garantire mercati di lavoro e sistemi previdenziali più equi e più efficienti. Il piano d'azione, presentato nel 2021, ci ha guidato verso la concretizzazione di questi principi a vantaggio dei cittadini ed è incentrato sulle seguenti misure:

  • creare posti di lavoro migliori e più numerosi
  • consentire alle persone di sviluppare le competenze necessarie per potersi affermare sul piano professionale
  • garantire la parità di accesso alle opportunità
  • combattere la povertà e creare una società più inclusiva.

Per continuare a conseguire risultati concreti e duraturi a beneficio di tutta l'UE, la Commissione ha fissato tre obiettivi principali per il 2030:

78%
Occupazione
almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro
60%
Formazione
almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione
15 milioni
Meno povertà
ridurre di almeno 15 milioni il numero delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale

Fonte: Il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali

Al vertice sociale di Porto del 2021 i capi di Stato e di governo dei paesi dell'UE hanno confermato l'impegno a raggiungere questi tre obiettivi. Ciascun paese ha quindi presentato il proprio contributo nazionale per realizzarli. 

Investire nelle competenze e nell'istruzione

Con l'avvento della transizione ecologica e digitale, affiorano nuove richieste di competenze in Europa. Ad esempio, la transizione ecologica sta creando nuovi posti di lavoro in settori quali la produzione di energia eolica e solare, i veicoli elettrici e le pompe di calore.

Per una crescita e una competitività sostenibili nel lungo periodo è importante disporre di una forza lavoro con le competenze necessarie.

Il 90%
dei futuri posti di lavoro richiederà competenze digitali
Fino al 40%
dei lavoratori europei contribuiscono alla transizione ecologica
Circa 65 miliardi di euro
di fondi europei sono investiti nella formazione

Fonte: Anno europeo delle competenze - Fatti e cifre

Ciononostante, la carenza di manodopera e il divario di competenze continuano a destare preoccupazione e si riscontrano in particolare negli ambiti dell'edilizia, dell'assistenza sanitaria, della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica. Le donne sono sottorappresentate nelle professioni e negli studi in campo tecnologico: solo 1 esperto informatico su 5 e 1 laureato in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) su 3 sono donne.

Per far fronte a simili carenze e sostenere la duplice transizione, il 2023 è stato proclamato l'Anno europeo delle competenze ed è inteso ad emancipare la forza lavoro e la società colmando il fabbisogno di qualifiche nell'Unione europea e promuovendo l'agenda dell'UE per le competenze. Inoltre aiuta le persone ad acquisire le competenze necessarie per impieghi di qualità e assiste le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), ad affrontare la carenza di personale qualificato.

Uno dei principali risultati dell'Anno europeo delle competenze è il piano d'azione per far fronte alla carenza di manodopera e di competenze, presentato dalla Commissione nel marzo 2024. Il piano delinea le principali misure, articolate in cinque settori, che l'UE, gli Stati membri e le parti sociali dovrebbero adottare a breve e medio termine. 

Il diritto alla formazione e all'apprendimento permanente dovrebbe essere una realtà concreta per tutti in Europa, sia nelle città che nelle zone remote e rurali. Le imprese hanno bisogno di figure professionali con le competenze necessarie ad affrontare con successo la transizione verde e digitale, così come le persone devono poter ricevere un'istruzione e una formazione adeguate per potersi realizzare.

Per rispondere alle esigenze in materia di competenze e istruzione, la Commissione ha varato:

Trovare opportunità lavorative per i giovani

I giovani spesso fanno fatica a trovare il loro primo lavoro. L'UE aiuta i giovani a ottenere posti di lavoro qualitativamente validi attraverso finanziamenti e iniziative, tra cui il rafforzamento della garanzia per i giovani, nell'ambito del pacchetto di sostegno all'occupazione giovanile. Dal 2013 circa 50 milioni di ragazzi hanno partecipato ai programmi della garanzia per i giovani ottenendo la possibilità di svolgere un lavoro, un apprendistato, un tirocinio, o un corso di istruzione e formazione continua.

Creare posti di lavoro migliori e più numerosi

Sostegno ai cittadini e alle imprese durante la pandemia

La pandemia ha avuto pesanti ripercussioni sulle persone, sulla società e sull'economia. Attraverso misure e iniziative economiche di emergenza volte ad aiutare i lavoratori e i datori di lavoro durante la crisi COVID-19, la Commissione ha adottato provvedimenti immediati e ha mobilitato finanziamenti dell'UE. Inoltre ha istituito lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) per aiutare gli Stati membri a proteggere i posti di lavoro e le imprese e tutelare i cittadini dal rischio di disoccupazione e perdita di reddito.

Grazie a SURE:

Circa 31,5 milioni
di dipendenti e lavoratori autonomi hanno ricevuto un sostegno
Oltre 2,5 milioni
di aziende sono state aiutate, di cui la maggior parte sono piccole e medie imprese
Un totale di 98,4 miliardi di euro
in assistenza finanziaria è stato erogato a 19 Stati membri

Fonte: SURE

Iniziative come SURE sono state fondamentali per ridurre l'impatto socioeconomico negativo della pandemia e, concretamente, il programma ha salvato circa 1,5 milioni di persone dalla disoccupazione nel 2020 e rafforzato la resilienza dell'UE in risposta a crisi senza precedenti.

In che modo i cittadini e le imprese beneficiano dei finanziamenti dell'UE

NextGenerationEU e il dispositivo per la ripresa e la resilienza sono al centro del bilancio dell'UE e illustrano in che modo la spesa dell'UE apporta benefici all'intera Unione europea. Questi fondi favoriscono la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva attraverso il sostegno all'imprenditorialità, alla competitività e all'industrializzazione.

I finanziamenti dell'UE sono disponibili attraverso vari programmi, tra cui InvestEU, che promuove gli investimenti sostenibili, l'innovazione e la creazione di posti di lavoro. Le piccole imprese e i progetti possono accedere alle opportunità di investimento tramite il portale InvestEU. Molte imprese di tutta l'Unione europea hanno già ricevuto finanziamenti.

Salari minimi adeguati nell'UE

La Commissione si batte per un salario equo e vitale per tutti i lavoratori dell'UE. Nell'ottobre 2022 l'UE ha adottato una direttiva che istituisce un quadro per garantire salari minimi adeguati in tutta l'UE, promuovendo al contempo la contrattazione collettiva e il dialogo sociale. Assicurarsi che i posti di lavoro forniscano un salario adeguato è essenziale per garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose ai lavoratori e alle loro famiglie, per costruire economie eque e resilienti e sostenere una crescita inclusiva.

Migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali

Attraverso queste nuove norme, l'UE s'impegna a dare priorità all'equità, alla responsabilità e alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori in questo panorama digitale in continua evoluzione.

Garantire la parità di accesso alle opportunità

Parità di retribuzione ed equilibrio tra vita privata e professionale

La parità di retribuzione per uno stesso lavoro è uno dei principi fondanti dell'UE e far fronte al divario retributivo di genere è una priorità della strategia per la parità di genere 2020-2025. Attraverso le norme dell'UE in materia di trasparenza retributiva, l'UE rafforza il principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro.

L'UE è anche impegnata a sostenere l'equilibrio tra vita privata e professionale attraverso la direttiva sull'equilibrio tra attività professionale e vita familiare che incoraggia un'equa ripartizione delle responsabilità assistenziali e lavorative tra donne e uomini e, al tempo stesso, fornisce ulteriori diritti come la modalità di lavoro flessibile.

4 mesi
di congedo parentale minimo per ciascun genitore
10 giorni lavorativi
di congedo di paternità al momento della nascita di un figlio
5 giorni lavorativi
di congedo annuale per tutti i lavoratori che prestano assistenza

Fonte: Scheda informativa sui nuovi diritti in materia di equilibrio tra vita privata e professionale

Rafforzare salute e sicurezza sul luogo di lavoro

Tra i settori in cui l'UE ha avuto maggiore impatto figura quello della salute e sicurezza sul lavoro; condizioni di lavoro dignitose consentono di avere una forza lavoro sana e sostenibile. Nel quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027 la Commissione ha adottato per la prima volta un approccio "zero vittime" (vision zero) per eliminare del tutto i decessi correlati al lavoro. In particolare, ha presentato cinque proposte per proteggere i lavoratori da tumori e altre malattie gravi sul posto di lavoro, riducendo significativamente l'esposizione a sostanze come l'amianto e il piombo.

Il vertice sulla salute e la sicurezza sul lavoro del maggio 2023 ha confermato l'efficacia del quadro strategico dell'UE, identificando questioni di crescente preoccupazione che richiedono ulteriore attenzione, tra cui i rischi psicosociali e la salute mentale sul lavoro, oltre agli effetti dei cambiamenti climatici.

Migliorare l'accesso delle persone disabili alle opportunità

Nell'ambito di questa strategia, nel 2022 è stato adottato un pacchetto di misure sull'occupazione delle persone con disabilità. Poiché nell'UE è occupata solo la metà dei 42,8 milioni di persone disabili in età lavorativa, tali iniziative da un lato forniscono orientamenti ai datori di lavoro e alle autorità pubbliche mentre, dall'altro, aiutano un maggior numero di persone con disabilità ad accedere al mercato del lavoro.

A seguito della proposta della Commissione del settembre 2023, il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sull'introduzione di una carta europea standardizzata della disabilità e sul miglioramento del contrassegno europeo di parcheggio. 

Combattere la povertà e creare una società più inclusiva

Un reddito minimo adeguato che garantisca l'inclusione attiva

Tutti meritano di vivere una vita dignitosa in tutte le sue fasi. La povertà e l'emarginazione sociale sono ostacoli a questo diritto e noi, in quanto società, dobbiamo trovare il modo di superarli. Ciò significa creare solide reti di sicurezza sociale che forniscano un adeguato sostegno al reddito delle persone che ne hanno estremo bisogno. Significa anche garantire un accesso effettivo ai servizi abilitanti ed essenziali e aiutare coloro che possono lavorare a inserirsi nel mercato del lavoro. Nel gennaio 2023 l'UE ha adottato una raccomandazione per sostenere gli Stati membri nel conseguimento di tali obiettivi.

Porre fine al fenomeno dei senzatetto

La difficoltà di accedere ad alloggi a prezzi abbordabili desta crescente preoccupazione in tutta l'UE. Il 21 giugno 2021, in occasione di una conferenza ad alto livello tenutasi a Lisbona, i leader europei hanno lanciato la piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora e firmato una dichiarazione per facilitare la raccolta di dati e lo scambio di buone pratiche al fine di ridurre drasticamente il fenomeno dei senzatetto.

Spezzare il circolo vizioso della povertà infantile

Nessun bambino dovrebbe essere costretto a vivere in condizioni di povertà in Europa. Per garantire che i minori a rischio di povertà ed emarginazione sociale abbiano effettivamente accesso a servizi essenziali come l'assistenza sanitaria e l'istruzione, l'UE ha adottato la strategia dell'UE sui diritti dei minori e la garanzia europea per l'infanzia.

Prossime tappe

Anche se negli ultimi anni sono stati compiuti progressi significativi verso la creazione di un'Europa più sociale, molto resta ancora da fare.

Per garantire il rispetto della tabella di marcia, nel 2025 la Commissione riesaminerà il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali. Il riesame consentirà di definire le prossime misure da adottare per conseguire gli obiettivi per il 2030 e dare piena attuazione ai principi del pilastro europeo dei diritti sociali.