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Il ruolo delle app di tracciamento dei contatti e di allerta durante la pandemia di COVID-19

Le app di tracciamento e allerta sono state uno strumento efficace per aiutare a spezzare la catena delle infezioni da COVID-19, a livello nazionale e transfrontaliero, e a salvare vite umane integrando il tracciamento manuale dei contatti.

App di tracciamento dei contatti e di allerta durante la pandemia di COVID-19

La pandemia di COVID-19 è stata combattuta nell'era digitale. La natura del coronavirus e la necessità di indurre cambiamenti comportamentali ci hanno spinto verso strumenti di impegno sociale per responsabilizzare e motivare le persone ad adottare determinate misure e a combattere insieme il virus. Nei primi mesi della pandemia la comunità digitale ha iniziato a sfruttare il potenziale offerto da nuove tecnologie affidabili (come la tecnologia Bluetooth di prossimità) per monitorare e attenuare la pandemia, facilitare l'organizzazione del follow-up medico dei pazienti e fornire orientamenti diretti ai cittadini sul ruolo che potevano svolgere per controllare la malattia.

22 autorità sanitarie pubbliche hanno lanciato app nazionali di tracciamento e allerta nell'ambito di un pacchetto di misure volte a prevenire la diffusione del coronavirus. Queste app - da usare su base volontaria, sicure e studiate per tutelare la vita privata - offrono la possibilità di allertare e avvertire i cittadini che si sono trovati nelle immediate vicinanze di una persona che è risultata positiva al coronavirus. Le app di tracciamento e allerta sono state uno strumento efficace per aiutare a spezzare la catena delle infezioni, a livello nazionale e transfrontaliero, e a salvare vite umane integrando il ben noto metodo di tracciamento manuale dei contatti.

Nell'ottobre 2020 i paesi europei e la Commissione europea hanno istituito il nuovo servizio di gateway federativo europeo (European Federation Gateway) per consentire alle app nazionali di dialogare tra loro e renderle interoperabili in tutta l'Unione. Ciò ha significato che gli europei sarebbero stati in grado di continuare a utilizzare le loro app nazionali anche al di là delle frontiere nazionali e di beneficiare della piena interoperabilità, della trasmissione sicura e della riduzione al minimo delle informazioni scambiate in tutta l'Unione. Questo servizio è stato sviluppato e utilizzato in tempi da record, entro sei mesi dai primi focolai di COVID-19 in Europa, ed è un ottimo esempio di cooperazione europea.

Nell'autunno del 2021, nel periodo cioè in cui il sistema ha avuto il massimo successo, 19 paesi europei si scambiavano informazioni sui contatti a rischio attraverso il gateway, per un totale di circa 206 milioni di download volontari unici, pari a decine di milioni di utenti attivi in Europa e nell'UE. 

Cronologia

Date in cui i paesi europei hanno iniziato a scambiare digitalmente informazioni di contatto sui rischi attraverso il gateway europeo.

  1. 12 novembre 2020

    Danimarca

    Germania

    Irlanda

    Italia 

    Lettonia

    Spagna

  2. 16 novembre 2020

    Croazia

  3. 24 novembre 2020

    Polonia

  4. 1° dicembre 2020

    Paesi Bassi

  5. 11 dicembre 2020

    Cipro

  6. 4 gennaio 2021

    Belgio

  7. 7 gennaio 2021

    Finlandia

  8. 2 febbraio 2021

    Austria

  9. 8 febbraio 2021

    Norvegia

  10. 10 febbraio 2021

    Slovenia

  11. 15 marzo 2021

    Repubblica ceca

  12. 22 marzo 2021

    Malta

  13. 19 maggio 2021

    Lituania

  14. 9 luglio 2021

    Estonia

In primo piano - Il servizio di gateway federativo europeo

19 paesi
usano applicazioni nazionali di tracciamento e allerta collegate tra loro
Quasi 80 milioni
le chiavi scambiate a livello transfrontaliero
8,6 milioni
le allerte inviate agli europei

Queste app di tracciamento dei contatti e di allerta sono state utilizzate solo su base volontaria, nel pieno rispetto della vita privata degli utenti e non hanno consentito il tracciamento della posizione delle persone.

Fin dall'inizio, le app nazionali e il gateway europeo sono stati progettati per essere disattivati una volta terminata la pandemia di COVID-19 o quando i governi nazionali avrebbero smesso di utilizzare il servizio. Diversi paesi hanno adottato atti temporanei o modificato la legislazione già in vigore (ad es. norme sulla protezione dei dati, nuove leggi sulle pandemie, ecc.) per utilizzare le app di tracciamento dei contatti. Questo, insieme all'evoluzione favorevole della pandemia, spiega perché i paesi europei hanno iniziato a disconnettersi dal gateway europeo a partire dalla fine del 2021, o perché i paesi europei hanno smesso di utilizzare l'app nazionale o perché la legislazione ad hoc ha cessato di essere in vigore.

Nell'aprile 2022 il gateway europeo è stato trasferito con successo al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Ciò ha consentito all'UE di rafforzare le capacità digitali di tracciamento dei contatti, in linea con il nuovo mandato dell'ECDC, mettendo in comune le competenze necessarie in seno all'ECDC.

Entro febbraio 2023 tutti i restanti paesi che avevano partecipato al gateway europeo erano usciti dal sistema. A questo punto il gateway europeo è andato in pensione. L'ECDC e la Commissione hanno previsto una procedura di riattivazione per mettere il gateway europeo a disposizione degli Stati membri dell'UE, se necessario.

Applicazioni mobili di tracciamento dei contatti nell'UE - un modello per il futuro?

Nel dicembre 2022 la Commissione europea ha pubblicato uno studio che fornisce una panoramica dell'approccio e degli insegnamenti tratti in materia di interoperabilità transfrontaliera, coordinamento, attuazione e impatto epidemiologico delle app digitali di tracciamento dei contatti per la COVID-19.

Vi è un forte consenso tra gli Stati membri sul fatto che la cooperazione dell'UE attraverso i diversi gruppi di lavoro sul tracciamento digitale dei contatti abbia contribuito a ridurre l'onere del rilevamento transfrontaliero delle infezioni. Inoltre, ha fornito assistenza tecnica, sostegno tra pari e informazioni preziose, con conseguente riduzione dei costi di attuazione e di funzionamento di diverse app nazionali.

Gli sforzi relativi al tracciamento digitale dei contatti hanno dimostrato la capacità dell'Europa di concordare rapidamente e fornire una tecnologia innovativa ed emergente a milioni di utenti in modo da tutelare la vita privata, grazie a un coordinamento e a una collaborazione efficaci tra i paesi partecipanti.

Risultati

Le app di tracciamento e di allerta sono state adottate su larga scala su base volontaria e sono state scaricate più di 206 milioni di volte tra il 2020 e luglio 2022: ciò significa che gli utenti attivi sono stati decine di milioni. Gli sviluppatori e i paesi europei hanno creato siti web e materiale promozionale dedicati, insieme a campagne di sensibilizzazione per promuovere la diffusione delle app. 

I cambiamenti nella situazione epidemiologica, le diverse ondate di infezione e le nuove varianti più contagiose del virus hanno guidato il traffico delle chiavi attraverso il servizio di gateway federativo europeo, con un picco assoluto di oltre 700 000 chiavi caricate in un solo giorno nel marzo 2022.

Più di 206 milioni di download delle app di tracciamento
56 milioni di utenti attivi**
13,4 milioni di test positivi
Più di 177 milioni di notifiche di allerta*
Fino al 70% degli utenti con un test positivo per la COVID-19 ha inserito i propri dati per avvertire altri
Percentuale di utenti attivi: 26-45%**
Fino al 20% di tutti i casi positivi in un paese coperti dall'app
0,8-19 notifiche di esposizione per test positivo registrato

* In 7 paesi: Finlandia, Irlanda, Germania, Islanda, Francia, Svizzera, Paesi Bassi
** In 6 paesi: Finlandia, Irlanda, Germania, Islanda, Francia, Svizzera

Protezione dei dati personali degli utenti  

Nell'aprile del 2020 la Commissione europea ha pubblicato un pacchetto di strumenti dell'UE per le app di tracciamento dei contatti e di allerta, nonché orientamenti sulla protezione dei dati. Queste risorse hanno definito una serie di principi guida per queste app:

  • le app di tracciamento dei contatti e di allerta dovrebbero essere installate e utilizzate solo su base volontaria
  • si applica il principio di minimizzazione dei dati: vengono raccolti solo i dati strettamente necessari per la gestione del servizio, nulla di più
  • le app dovrebbero utilizzare dati di prossimità basati sulla tecnologia Bluetooth
  • le app non richiedono né utilizzano dati relativi alla localizzazione
  • le app non tracciano i movimenti delle persone
  • i dati non dovrebbero essere conservati più a lungo del necessario - 14 giorni
  • i dati dovrebbero essere protetti mediante tecniche all'avanguardia, compresa la cifratura
  • le app dovrebbero essere disattivate non appena la pandemia sarà terminata.

I dati sanitari sono considerati dati sensibili ai sensi dell'articolo 9 del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e il loro trattamento può pertanto avvenire solo nel rispetto di rigorosi requisiti. I dati statistici aggregati sull'uso di app di tracciamento dei contatti che non consentono l'identificazione delle persone fisiche interessate non sono considerati dati personali e pertanto il regolamento GDPR non si applica a questo tipo di dati.

Contesto

L'8 aprile 2020 la Commissione ha adottato una raccomandazione per sostenere la graduale revoca delle misure di contenimento del coronavirus attraverso dati e applicazioni mobili, che definisce i principi fondamentali per l'uso di applicazioni mobili impiegate per misure di distanziamento sociale, allerta, prevenzione e tracciamento dei contatti. Qualsiasi uso di app e dati deve rispettare la sicurezza dei dati e i diritti fondamentali sanciti dall'UE in materia di privacy e protezione dei dati.

Il 16 aprile 2020 gli Stati membri della rete eHealth, con il sostegno della Commissione, hanno adottato un pacchetto di strumenti dell'UE sulle applicazioni di tracciamento dei contatti nella lotta dell'UE contro la COVID-19 che getta le basi di un approccio comune paneuropeo a questo tipo di app. Il 13 maggio la rete eHealth ha adottato orientamenti sull'interoperabilità che illustrano le esigenze di interoperabilità nelle diverse fasi del flusso digitale di tracciamento dei contatti.

Prendendo le mosse da quanto realizzato in precedenza, a giugno del 2020 la rete eHealth ha adottato le specifiche tecniche e una serie di orientamenti che hanno definito l'architettura di un servizio di gateway federativo europeo in grado di consentire lo scambio di chiavi di ricerca dei contatti tra gli Stati membri. Grazie a questo gateway federativo i cittadini potevano viaggiavano nei paesi che hanno aderito al gateway federativo installando una sola app. Le modalità di trattamento dei dati personali nel gateway federativo sono state adottate a luglio del 2020 con la modifica della decisione di esecuzione relativa alla rete eHealth.

Lo sviluppo e la diffusione del gateway federativo sono stati completati entro la fine di settembre 2020, appena sei mesi dopo i primi focolai di COVID-19 in Europa. Gli Stati membri hanno poi iniziato a connettersi gradualmente al sistema. Nel momento di massima diffusione, al gateway federativo erano connessi 19 paesi. Entro febbraio 2023 tutti i restanti paesi che avevano partecipato al gateway europeo erano usciti dal sistema, che successivamente è stato ritirato.

Documenti

1 DICEMBRE 2022
Digital Contact Tracing Study
English
(7.25 MB - PDF)
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1 DICEMBRE 2022
Country factsheets for digital contact tracing for COVID-19 in Europe
English
(6.03 MB - PDF)
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19 OTTOBRE 2020
List of joint controllers
English
(PDF)
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19 OTTOBRE 2020
Commission Implementing Decision (EU) 2020/1023 of 15 July 2020 amending Implementing Decision (EU) 2019/1765 as regards the cross-border exchange of data between national contact tracing and warning mobile applications with regard to combatting the COVID
English
(327.29 KB - HTML)
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19 OTTOBRE 2020
Questions and Answers- Coronavirus: EU interoperability gateway for contact tracing and warning apps
English
(5.95 KB - HTML)
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19 OTTOBRE 2020
Gateway di interoperabilità dell'UE per le app di tracciamento e allerta
italiano
(5.95 KB - HTML)
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19 OTTOBRE 2020
Infographic: How national apps to talk to each other across borders
English
(241.94 KB - PDF)
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19 OTTOBRE 2020
eHealth: Digital health and care
English
(HTML)
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