Gli agricoltori sono essenziali per il nostro presente e il nostro futuro
Grazie al settore agroalimentare europeo, 450 milioni di persone hanno accesso ad alimenti sicuri, sani e a prezzi contenuti.
Gli agricoltori europei costituiscono la spina dorsale dell'autosufficienza alimentare dell'Europa e la forza propulsiva dell'occupazione e della crescita sostenibile nelle zone rurali. Apportano un contributo essenziale alla nostra transizione ecologica collettiva. Al tempo stesso, sono chiamati ad affrontare sfide come i cambiamenti climatici e la competitività del mercato mondiale. Hanno dimostrato una notevole resilienza in tempi difficili segnati dalla pandemia, dalla crisi energetica, dalle conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e da elevati livelli di inflazione.

"È auspicio comune che il settore alimentare e agricolo prosperi in tutto il continente e che vada a beneficio dei nostri agricoltori, dei nostri cittadini e del nostro patrimonio naturale di inestimabile valore. La presente relazione ha creato una base molto solida per lo sviluppo di una nuova visione per l'alimentazione e l'agricoltura in Europa."
Conclusione del dialogo strategico
Annunciato dalla presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione del settembre 2023, e avviato nel gennaio 2024, il dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'UE ha riunito 29 tra i principali portatori di interessi del settore agroalimentare europeo, della società civile, delle comunità rurali e del mondo accademico con l'obiettivo di definire una comprensione e una visione comuni per il futuro dei sistemi agricoli e alimentari dell'UE.
Il 4 settembre 2024 la presidente von der Leyen ha ricevuto la relazione finale del dialogo strategico dalle mani del professor Peter Strohschneider. Intitolata "Una prospettiva condivisa per l'agricoltura e l'alimentazione in Europa", la relazione presenta una valutazione delle sfide e delle opportunità in questo ambito, seguita da una serie di raccomandazioni.
Interventi dell'UE a favore dell'agricoltura
Con la nuova politica agricola comune (PAC), avviata nel 2003, la Commissione europea ha già varato un regime di sostegno quinquennale a favore degli agricoltori dell'UE. Comprende una dotazione di 300 miliardi di euro e maggiori incentivi per aiutare gli agricoltori ad adottare pratiche più sostenibili e resilienti. Sono inoltre previsti contributi supplementari per lo stoccaggio dell'anidride carbonica.
Nei piani strategici elaborati nell'ambito della PAC, gli Stati membri hanno destinato livelli di sostegno più elevati a favore di coloro che ne hanno più bisogno. Ad esempio, oltre il 10% dei pagamenti diretti dell'UE, pari a 4 miliardi di euro all'anno, sarà ridistribuito alle aziende agricole più piccole. Abbiamo inoltre aumentato il sostegno di emergenza per le catastrofi naturali e gli shock dei prezzi.
Nel solo 2023 l'Europa ha fornito un'assistenza straordinaria di oltre 500 milioni di euro agli agricoltori più colpiti dalle emergenze.

Per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori, la Commissione ha presentato diverse opzioni per ridurre gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori dell'UE e sta definendo interventi per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e rafforzare l'applicazione delle norme contro le pratiche commerciali sleali. Ha inoltre avviato due sondaggi: un primo, per permettere agli agricoltori e a tutti i fornitori più piccoli della filiera alimentare di condividere i loro punti di vista e le loro esperienze in fatto di pratiche commerciali sleali, e un secondo, per raccogliere i pareri degli agricoltori sulla semplificazione di determinate norme e procedure.
Nel febbraio 2025 la Commissione ha presentato una nuova visione per il futuro dell'agricoltura e della produzione alimentare nell'UE, che si rifà alle conclusioni del dialogo strategico. Il suo obiettivo è costruire un sistema alimentare più forte e innovativo a vantaggio sia degli agricoltori che dei consumatori e creare un settore attraente, competitivo, resiliente e adeguato alle esigenze future che valorizzi gli alimenti e le persone.