Gli agricoltori sono essenziali per il nostro presente e il nostro futuro
Grazie al settore agroalimentare europeo, 450 milioni di persone hanno accesso ad alimenti sicuri, sani e a prezzi contenuti.
Gli agricoltori europei costituiscono la spina dorsale dell'autosufficienza alimentare dell'Europa e la forza propulsiva dell'occupazione e della crescita sostenibile nelle zone rurali. Apportano un contributo essenziale alla nostra transizione ecologica collettiva. Al tempo stesso, sono chiamati ad affrontare sfide come i cambiamenti climatici e la competitività del mercato mondiale. Hanno dimostrato una notevole resilienza in tempi difficili segnati dalla pandemia, dalla crisi energetica, dalle conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e da elevati livelli di inflazione.
Avvio del dialogo strategico
Di fronte alle crescenti sfide, l'UE sta cercando il modo migliore per sostenere gli agricoltori europei e per adeguare le sue politiche agricole tenendo conto delle loro esigenze.
A tal fine, come promesso nel suo discorso sullo stato dell'Unione del settembre 2023, la presidente von der Leyen ha avviato il dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura.
La Commissione europea intende far incontrare agricoltori, proprietari di negozi alimentari locali, dettaglianti, organizzazioni dei consumatori, gruppi ambientalisti, istituzioni finanziarie e università per condividere idee e ascoltare le esigenze degli agricoltori.
Presidente del dialogo è stato nominato il professor Peter Strohschneider grazie alla sua lunga esperienza in questo campo, in particolare come presidente della commissione per il futuro dell'agricoltura del governo federale tedesco.
La prima riunione del dialogo strategico sull'agricoltura ha avuto luogo il 25 gennaio 2024.
Date delle riunioni plenarie:
- plenaria 125 gennaio
- plenaria 211 - 12 marzo
- plenaria 322 - 23 aprile
- plenaria 411 - 12 giugno
- plenaria 59 - 10 luglio
- Agroecology Europe (AEEU)
- Ufficio europeo delle unioni dei consumatori (BEUC)
- BirdLife Europe (BirdLife)
- Conseil Européen des Jeunes Agriculteurs (CEJA)
- European Liaison Committee for Agriculture and agri-food trade (CELCAA, Comitato europeo di collegamento per l'agricoltura e il commercio agroalimentare)
- European agri-cooperatives (COGECA, Comitato generale della cooperazione agricola dell'UE)
- European farmers (COPA)
- European Association of Co‑operative Banks (EACB, Associazione europea delle banche cooperative)
- Coordinamento europeo Via Campesina (ECVC)
- Ufficio europeo per l'ambiente (EEB)
- Federazione europea dei sindacati del settore alimentare, dell'agricoltura e del turismo (EFFAT)
- Banca europea per gli investimenti (BEI)
- Associazione europea LEADER per lo sviluppo rurale (ELARD)
- Organizzazione europea dei proprietari terrieri (ELO)
- Iniziativa europea nel campo della ricerca in agricoltura (EURAGRI)
- EuroCommerce: vendita al dettaglio e all'ingrosso in Europa
- Eurogruppo per gli animali
- Associazione europea delle bioindustrie (EuropaBio)
- Euroseeds
- Federazione europea delle banche alimentari (FEBA)
- Fertilizers Europe
- FoodDrinkEurope
- Food Services Europe (FSE)
- Gruppo dei datori di lavoro delle organizzazioni professionali agricole (GEOPA)
- Greenpeace Europa
- Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica, gruppo regionale UE (IFOAM Organics Europe)
- Rural Youth Europe
- Slow Food
- Università di Wageningen
Finalità del dialogo
Il dialogo ha lo scopo di definire una comprensione comune del futuro sistema agroalimentare dell'UE. Tra le sfide e opportunità affrontate:
- Come offrire ai nostri agricoltori e alle comunità rurali in cui vivono una prospettiva migliore, compreso un tenore di vita equo?
- Come sostenere l'agricoltura entro i limiti del nostro pianeta e del suo ecosistema?
- Come sfruttare meglio le immense opportunità offerte dalle conoscenze e dall'innovazione tecnologica?
- Come promuovere un futuro luminoso e prospero per il sistema alimentare europeo in un mondo competitivo?
Il dialogo offre l'occasione per ascoltare le prospettive, ambizioni, preoccupazioni e soluzioni degli agricoltori e di altri protagonisti dell'intera filiera agroalimentare, con l'obiettivo di trovare un terreno comune per il futuro del settore agroalimentare dell'Unione.
Ascolta l'ultimo episodio del podcast #FoodForEurope.
Il professor Peter Strohschneider, presidente del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura europea, spiega:
- le finalità delle discussioni
- le varie tappe del processo
- le sfide future.
Il 11 e 12 marzo si è tenuta a Bruxelles la seconda riunione plenaria del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE. Avviato il 25 gennaio dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il dialogo strategico è entrato nella fase operativa e conta attualmente la partecipazione attiva di 29 interlocutori, coordinati dal presidente Peter Strohschneider.
Interventi dell'UE a favore dell'agricoltura
Con la nuova politica agricola comune (PAC), avviata nel 2003, la Commissione europea ha già varato un regime di sostegno quinquennale a favore degli agricoltori dell'UE. Comprende una dotazione di 300 miliardi di euro e maggiori incentivi per aiutare gli agricoltori ad adottare pratiche più sostenibili e resilienti. Sono inoltre previsti contributi supplementari per lo stoccaggio dell'anidride carbonica.
Nei piani strategici elaborati nell'ambito della PAC, gli Stati membri hanno destinato livelli di sostegno più elevati a favore di coloro che ne hanno più bisogno. Ad esempio, oltre il 10% dei pagamenti diretti dell'UE, pari a 4 miliardi di euro all'anno, sarà ridistribuito alle aziende agricole più piccole. Abbiamo inoltre aumentato il sostegno di emergenza per le catastrofi naturali e gli shock dei prezzi.
Nel solo 2023 l'Europa ha fornito un'assistenza straordinaria di oltre 500 milioni di euro agli agricoltori più colpiti dalle emergenze.
Per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori, la Commissione ha presentato diverse opzioni per ridurre gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori dell'UE e sta definendo interventi per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e rafforzare l'applicazione delle norme contro le pratiche commerciali sleali. Ha inoltre avviato due sondaggi: un primo, per permettere agli agricoltori e a tutti i fornitori più piccoli della filiera alimentare di condividere i loro punti di vista e le loro esperienze in fatto di pratiche commerciali sleali, e un secondo, per raccogliere i pareri degli agricoltori sulla semplificazione di determinate norme e procedure.