
"Lo stesso salario per lo stesso lavoro" è uno dei principi fondanti dell'Unione europea: bene, adesso allora provate a immaginare di non essere più pagati, a partire da oggi, per il lavoro che svolgerete fino alla fine dell'anno. Immaginate di ricevere lo stipendio solo per 10 mesi e mezzo anziché essere pagati per un intero anno. Per le donne nell'UE, che in media guadagnano il 13 % in meno rispetto alle loro controparti maschili, il divario retributivo di genere è una realtà.
Oggi è la giornata dell'UE della parità retributiva, il giorno dell'anno in cui, simbolicamente, le donne in Europa cessano di essere pagate rispetto agli uomini. Riconosciamo questa data ogni anno per continuare a sensibilizzare in merito al fatto che ancora oggi le lavoratrici guadagnano, in media, di meno.
Il giorno cambia in funzione dei più recenti dati relativi al divario retributivo di genere nell'UE e, nel 2024, è coinciso con il 15 novembre. Negli ultimi dieci anni in Europa i progressi sono stati lenti, con una riduzione del divario di soli tre punti percentuali rispetto al 2014.
L'UE si sta adoperando per colmare questo divario elaborando una nuova normativa e monitorandone l'attuazione. Ciò comprende una direttiva specifica sulla parità retributiva, nonché la definizione di norme applicabili alla trasparenza retributiva, all'equilibrio tra vita professionale e vita privata e all'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società.
Per ulteriori informazioni
Dichiarazione sulla Giornata europea della parità retributiva
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 15 novembre 2024
- Autore
- Direzione generale della Comunicazione