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Il mio datore di lavoro può richiedere il mio consenso all’utilizzo dei miei dati personali?

Risposta

La situazione datore di lavoro-dipendente è generalmente considerata come una relazione sbilanciata, in cui il datore di lavoro esercita più potere del dipendente. Poiché il consenso deve essere dato liberamente, e alla luce della relazione squilibrata, il tuo datore di lavoro nella maggior parte dei casi non può contare sul tuo consenso all’uso dei tuoi dati.

Potrebbero esserci situazioni in cui il trattamento dei dati personali di un dipendente in base al consenso del dipendente è lecito, specialmente se è nell’interesse del dipendente. Ad esempio, se una società concede benefici al dipendente o ai suoi familiari (ad esempio sconti sui servizi della società), il trattamento dei dati personali del dipendente è consentito e lecito, se è stato fornito previo consenso informato.

Esempio

Consenso non valido

Il tuo datore di lavoro ritiene che la produttività debba essere migliorata. A tal fine, intende installare delle videocamere CCTV nei corridoi e all’ingresso dei bagni. Ti chiede di dare il tuo consenso, così potrà monitorare i tuoi movimenti e il tempo trascorso fuori ufficio. Anche se dai il tuo consenso, non sarebbe considerato valido e il tuo datore di lavoro non può installare delle videocamere sulla base di tale consenso.

Riferimenti

Example

Consent not valid

Your employer believes that work productivity needs to be improved. To do this he intends to install CCTV cameras in the corridors and at the entrance to the bathrooms. He asks you to give your consent so that he can monitor your movements and the time spent out of office. Even if you do consent, it would be considered invalid and your employer can’t install CCTV based on that consent.