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La Commissione ha proposto di modificare l'attuale meccanismo di sospensione dei visti per consentire agli Stati membri di reagire meglio agli abusi dell'esenzione dal visto.
La Commissione propone di:
- ampliare l'elenco dei motivi per cui sospendere i regimi di esenzione dal visto
- estendere la procedura per concedere più tempo alle azioni correttive
- rafforzare gli obblighi di monitoraggio e comunicazione della Commissione.
L'UE applica attualmente un regime di esenzione dal visto a 60 paesi terzi. L'esenzione dal visto comporta vantaggi significativi e stimola i viaggi e il turismo. Allo stesso tempo, l'evoluzione del contesto geopolitico ha comportato nuove sfide ed è fondamentale che l'UE sia ben attrezzata per affrontare gli abusi.
È stata inoltre pubblicata la sesta relazione sul meccanismo di sospensione dei visti che monitora il regime dell'UE di esenzione dal visto con Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Georgia, Moldova e Ucraina, nonché con i paesi esenti dall'obbligo del visto del Pacifico e dei Caraibi, che dispongono dei cosiddetti "passaporti d'oro". La relazione ha concluso che tutti gli otto paesi devono prendere ulteriori provvedimenti per allineare la loro politica in materia di visti a quella dell'UE e continuare a impegnarsi per prevenire le domande di asilo infondate e la migrazione irregolare. La relazione ha sottolineato le preoccupazioni della Commissione riguardo ai programmi di cittadinanza per investitori che promuovono l'accesso all'UE senza obbligo di visto.
Per ulteriori informazioni
Domande e risposte sulle modifiche al meccanismo di sospensione dei visti
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 18 ottobre 2023
- Autore
- Direzione generale della Comunicazione