COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 716 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Italia
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea
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Sintesi
Il sistema giudiziario italiano continua ad essere oggetto di una serie di riforme intese a migliorarne la qualità e l'efficienza, e il Parlamento sta ancora discutendo progetti di legge per snellire le procedure civili e penali. Si osserva una sempre maggiore digitalizzazione del sistema giudiziario e un aumento delle risorse umane nell'ottica di un'ulteriore espansione. Tali misure sono particolarmente importanti per affrontare le gravi difficoltà legate all'efficienza del sistema giudiziario, compresi l'arretrato e la durata dei procedimenti. Il progetto di legge riguardante il Consiglio superiore della magistratura (CSM) e altri componenti del sistema giudiziario, volto a rafforzare l'indipendenza della magistratura, è ancora in discussione al Parlamento. Tale progetto di legge intende in particolare modificare le modalità di elezione dei membri del CSM. È importante che tali riforme tengano conto delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa.
L'Italia continua a rafforzare il proprio quadro legislativo per combattere la corruzione e i reati ad essa connessi. La cooperazione, la specializzazione e le risorse destinate agli investigatori e ai pubblici ministeri in quest'ambito sono generalmente considerate sufficienti ai fini della repressione della corruzione, compresa la corruzione ad alto livello. La mancanza di risorse e una limitata esperienza e competenza giuridica penalizzano invece la capacità delle autorità di contrasto di efficace perseguimento ed esercizio dell'azione penale riguardo alla corruzione straniera. Gli eccessivi tempi di esaurimento dei procedimenti, in particolare a livello di appello, continuano a rappresentare un ostacolo per la lotta contro la corruzione, e sono ancora pendenti in Parlamento riforme globali intese a razionalizzare le procedure penali. Sono in sospeso proposte e modifiche legislative volte a rafforzare le misure di prevenzione contro la corruzione, e riguardanti anche i conflitti di interesse, le attività di lobbying e la pratica detta "porte girevoli" (in cui ex funzionari pubblici assumono incarichi presso soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione). La pandemia di COVID‑19 ha aumentato significativamente il rischio che la criminalità si infiltri ulteriormente nell'economia legale dell'Italia tramite la corruzione e i reati ad essa connessi.
L'Italia dispone di un solido quadro legislativo che disciplina il settore dei media, come pure di un'autorità di regolamentazione dei media indipendente, efficace e dotata di risorse adeguate. La prevista riforma delle leggi sulla diffamazione è ancora pendente in Parlamento, e sussistono preoccupazioni in merito all'indipendenza politica dei media italiani, specialmente nel settore audiovisivo. I pacchetti di salvataggio approntati dal Governo nel 2020 per controbilanciare le ripercussioni finanziarie della pandemia di COVID‑19 hanno incluso anche misure specifiche riguardanti i media. Continuano a destare preoccupazione le numerose aggressioni fisiche e minacce di morte nonché le altre forme di intimidazione subite dai giornalisti.
Per quanto riguarda il bilanciamento dei poteri, perdura lo stato di emergenza collegato alla pandemia di COVID‑19, ma il Governo sta adottando misure per ridurre progressivamente le restrizioni. È in discussione una nuova proposta per rafforzare il ruolo del Parlamento nelle situazioni di emergenza. È stato leggermente migliorato il ricorso alle consultazioni pubbliche e alle valutazioni dell'impatto normativo ex post, che non vengono però applicate sistematicamente. È all'esame in Parlamento una proposta di legge per la creazione di un'istituzione indipendente per i diritti umani. Sono stati registrati alcuni progressi nella legge riguardante le organizzazioni della società civile che si occupano dei migranti, ad esempio con le disposizioni che disciplinano le attività delle organizzazioni della società civile che svolgono operazioni di ricerca e soccorso in mare. Permangono tuttavia preoccupazioni, in un contesto generale in cui la gestione della migrazione nell'UE appare problematica.
I.Sistema giudiziario
La struttura del sistema giudiziario è definita dalla Costituzione, che ne sancisce l'indipendenza e l'autonomia. La Corte costituzionale decide le controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi. I tribunali ordinari sono competenti in materia civile e penale e sono organizzati in tre gradi di giudizio. La giurisdizione è esercitata in primo grado da giudici di pace, tribunali ordinari e tribunali per i minorenni, in secondo grado dalla Corte d'appello e in ultimo grado dalla Corte suprema di cassazione. La giustizia amministrativa è esercitata da organi giurisdizionali di primo grado e di secondo grado. La giurisdizione in materia di contabilità pubblica è esercitata dalla Corte dei conti (con le sezioni regionali e centrali). In materia tributaria, gli organi competenti in primo e secondo grado sono le Commissioni tributarie provinciali e regionali, in ultimo grado la Corte suprema di cassazione. La struttura della Procura rispecchia quella dei tribunali. L'Italia partecipa alla Procura europea. In virtù del principio dell'unità del sistema giudiziario, i giudici ordinari e i pubblici ministeri sono tutti magistrati, hanno una struttura di carriera comune e sono disciplinati dal Consiglio superiore della magistratura (CSM). I magistrati amministrativi, contabili e tributari hanno i loro rispettivi organi di autogoverno. Il Consiglio Nazionale Forense è un organo indipendente e autonomo istituito per legge.
Indipendenza
Il livello di indipendenza della magistratura percepito in Italia resta basso. Nonostante un lieve aumento rispetto all'anno scorso, è considerato buono o molto buono soltanto dal 34 % dei cittadini. Per quanto riguarda le imprese si registra una nuova diminuzione che conferma l'andamento discendente degli ultimi due anni: attualmente solo il 29 % delle imprese considera il livello di indipendenza della magistratura buono o molto buono
. Negli ultimi cinque anni il livello di indipendenza della magistratura percepito è rimasto quindi costantemente basso.
Il progetto di legge che affronta le problematiche che hanno investito il Consiglio superiore della magistratura (CSM), compreso il modo in cui vengono eletti i suoi membri, è ancora in discussione al Parlamento. Il Consiglio superiore della magistratura ha dovuto affrontare diversi problemi legati alla rappresentatività dei suoi membri e alla trasparenza della procedura di nomina ad alte funzioni giudiziarie
. Il progetto di legge proposto dal governo nell'agosto 2020 è volto a garantire l'indipendenza dei membri del CSM nei confronti delle associazioni di categoria, anche modificando le regole per l'elezione dei suoi membri e rafforzandone la diversità in termini di origine territoriale e parità di genere. Il progetto di legge è inoltre inteso a stabilire una linea di demarcazione più rigorosa tra la funzione giudiziaria e quella politica Nell'aprile 2021 il CSM ha formulato diversi pareri sul disegno di legge osservando elementi positivi (ad es. l'organizzazione degli uffici giudiziari
, compreso l'ufficio di Procura, e una maggiore trasparenza nella procedura di nomina per le posizioni di alto livello
e in alcune regole riguardanti la procedura di valutazione di professionalità per i magistrati
). Ha espresso anche alcune preoccupazioni, in particolare in relazione al sistema elettorale, sottolineando il rischio di marginalizzazione delle minoranze, la discrezionalità del ministro della Giustizia nella costituzione dei collegi elettorali prima delle elezioni, e la potenziale riduzione del pluralismo nella magistratura. Per quanto riguarda il regime disciplinare, il CSM ha notato il rischio di vaghezza dei nuovi illeciti disciplinari. Il 26 marzo 2021 il GRECO ha adottato la sua seconda relazione di conformità, che discute la partecipazione diretta dei magistrati alla vita politica. Nonostante i progressi compiuti col progetto di legge, la raccomandazione pertinente è stata considerata solo parzialmente attuata, dato che il progetto di legge deve ancora essere adottato. Nel marzo 2021, nuove linee programmatiche sulla giustizia
sono state presentate al Parlamento dal ministro della Giustizia
. È importante che queste riforme tengano conto delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa relative ai Consigli di giustizia, anche per quanto riguarda la selezione dei membri
, e allo status, alla carriera, alla responsabilità e al regime disciplinare dei magistrati
. L'Italia sta cooperando con il Consiglio d'Europa a tale riguardo.
Per affrontare i problemi di integrità sono state prese anche altre misure
. Il CSM ha continuato a introdurre norme volte a promuovere la trasparenza e il criterio del merito nelle nomine alle posizioni di alto livello
. Inoltre, per rafforzare ulteriormente l'indipendenza della magistratura, il CSM ha provveduto a stabilire disposizioni dettagliate per i magistrati quanto alla dichiarazione della situazione patrimoniale e al relativo monitoraggio sistematico. Tali misure sono state accolte con favore dal GRECO
. Il CSM ha altresì avviato una serie di procedimenti disciplinari
e, ai fini delle future valutazioni professionali e delle nomine a incarichi direttivi, sta inoltre prendendo in considerazione ogni problema di integrità emerso nel 2020 a seguito dell'indagine penale che ha portato alle dimissioni di cinque membri del CSM. L'Associazione Nazionale Magistrati ha a sua volta cominciato ad applicare sanzioni disciplinari nei confronti dei suoi membri in caso di violazione del codice etico dei magistrati.
Qualità
Sono state incrementate le risorse umane e sono programmate ulteriori assunzioni di personale sia giudiziario che amministrativo. A seguito del parere del CSM, nel settembre 2020 il ministero della Giustizia
ha distribuito i 600 posti supplementari di magistrato fra gli organi giurisdizionali di più alto grado e i servizi della Procura (70 unità), gli organi di primo e secondo grado (422 unità) e la task force delle piante organiche flessibili
(176 unità), e nel marzo 2021 nuovo personale (285 magistrati) ha iniziato il tirocinio. Dopo una prima sospensione dovuta alla pandemia di COVID‑19 i concorsi sono ora ripresi
. Nel 2020 e nel 2021 si sono svolte, attraverso procedure digitalizzate, le assunzioni di più di 2 000 membri del personale amministrativo
. A seguito della relazione sullo Stato di diritto 2020, che ha individuato le risorse umane come un particolare problema per l'Italia con ripercussioni sull'efficienza del sistema giudiziario, il Governo ha previsto misure straordinarie per rafforzare l'Ufficio per il processo, dove il personale giudiziario e amministrativo coopererà in sinergia nell'ambito di moduli organizzativi riveduti
. Tali misure straordinarie prevedono l'assunzione a tempo determinato, con contratti triennali, di circa 16 500 laureati in legge, economia e commercio e scienze politiche che forniscano ai magistrati supporto tecnico
, e di 1 600 giovani laureati, 750 diplomati specializzati e 3 000 diplomati per supportare gli uffici giudiziari e per seguire l'attuazione dei progetti del ministero della Giustizia come la digitalizzazione dei procedimenti e le riforme. Una quota parte dei neoassunti verrà assegnata alla Corte di cassazione nel quadro della riorganizzazione delle sezioni civili, compresa la sezione tributaria. Per quanto riguarda la giustizia amministrativa, vi è ancora un numero consistente di posti vacanti, specialmente per i giudici di primo grado. Nel febbraio 2021 è stata comunque pubblicata una nuova procedura di assunzione di 40 giudici (ulteriormente estesa a 60) ed è programmato un aumento di 130 posti amministrativi. Per la giustizia amministrativa sono inoltre previste nuove assunzioni
ai fini del rafforzamento degli uffici giudiziari, del potenziamento della digitalizzazione e del monitoraggio delle attività dei progetti. Le nuove misure per la riduzione dell'arretrato e della durata dei procedimenti sono volte ad affrontare una raccomandazione specifica per paese formulata da tempo sull'efficienza del sistema giudiziario
.
La digitalizzazione del sistema giudiziario continua ad aumentare nei tribunali civili ed amministrativi, mentre resta problematica nel settore penale
. La digitalizzazione dei procedimenti è stata completata presso gli organi giurisdizionali civili di primo e secondo grado
ed è stata avviata presso la Corte di cassazione (sezione civile)
e presso i giudici di pace
. È tuttavia meno sviluppata per i procedimenti penali
, ambito in cui si prevede venga avviata per la fine di maggio 2021. Come primo passo è prevista la digitalizzazione del registro delle intercettazioni. Per quanto riguarda la giustizia amministrativa, durante la pandemia di COVID‑19 sono stati compiuti ulteriori passi avanti nella digitalizzazione dei procedimenti con il ricorso all'udienza da remoto
. Oltre che per le decisioni civili e penali della Corte di cassazione, l'accesso online alle sentenze di primo e secondo grado sta progredendo lentamente, e si prevede sarà completato entro il 2023 solo per le sentenze civili
. Sono in corso ulteriori miglioramenti a livello digitale per aumentare i servizi online degli uffici giudiziari, potenziando il Portale dei servizi telematici, i registri PEC e i pagamenti telematici, e per migliorare l'accesso ad alcuni servizi attraverso lo SPID, la Carta nazionale dei servizi e la Carta d'identità elettronica. Il lavoro a distanza durante la pandemia di COVID‑19 ha accelerato l'accesso da remoto ad alcuni registri (contenzioso civile, volontaria giurisdizione, e controversie di lavoro, primo e secondo grado). È prevista inoltre una rilevante quantità di formazione per lo sviluppo delle competenze digitali per i dirigenti, e per il personale permanente e temporaneo assunto a supporto della digitalizzazione e per far fronte all'arretrato
. Per quanto riguarda il progetto di legge relativo al processo civile, il Governo ha preparato degli emendamenti al progetto di testo per affrontare i problemi di efficienza, anche con l'incremento del livello di digitalizzazione del sistema giudiziario. Tali emendamenti, una volta finalizzati, saranno trasmessi al Parlamento.
La riforma degli organi di giurisdizione tributaria è ancora in corso. La commissione di esperti istituita dal ministero della Giustizia e dal ministero dell'Economia e delle Finanze dovrebbe terminare i lavori per la preparazione della riforma degli organi di giurisdizione tributaria di primo e secondo grado entro il 30 giugno 2021
. Tale riforma avrebbe come scopo pure la riduzione dell'ingente numero di ricorsi alla Corte di cassazione. Per conformarsi alla raccomandazione del GRECO
, inoltre, il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ha adottato diverse azioni di prevenzione, controllo ed esecuzione al fine di rafforzare la professionalità e l'integrità dei membri della Giustizia tributaria. Sono state altresì adottate misure di formazione e di ulteriore digitalizzazione.
Si prevede di includere nella legislazione le norme esistenti per migliorare la qualità delle decisioni giudiziarie. Come indicato nella relazione sullo Stato di diritto 2020, tali norme sono attualmente sancite da un protocollo d'intesa firmato dal CSM e dal Consiglio nazionale forense e mirano a migliorare la chiarezza e la sinteticità delle decisioni giudiziarie. Il governo ha preparato degli emendamenti per includere queste norme nel progetto di legge relativo al processo civile.
Il previsto aumento dei servizi digitalizzati negli uffici di prossimità potrebbe migliorare ulteriormente l'accesso alla giustizia. Come indicato nella relazione sullo Stato di diritto 2020, il ministero della Giustizia sta attuando un progetto relativo agli uffici di prossimità, che intende migliorare l'accesso agli organi giurisdizionali rendendo il servizio della giustizia più vicino ai cittadini. Gli uffici di prossimità sono ora istituiti in 14 regioni su 20, e sono in grado di offrire presidi omogenei rivolti soprattutto alle fasce deboli mediante una partecipazione rafforzata delle autorità locali e l'uso di strumenti digitalizzati
(ad es. invio telematico dei documenti agli uffici giudiziari e accesso alle informazioni sui procedimenti pendenti attraverso una piattaforma digitale).
Efficienza
La durata dei procedimenti resta un grave problema
. Nonostante un accresciuto tasso di ricambio già al di sopra del 100 %
nel settore civile, il tempo stimato per risolvere i contenziosi civili e commerciali rimane molto lungo
. Nel 2019 i tempi di esaurimento nel primo e secondo grado di giudizio sono diminuiti, mentre sono aumentati alla Corte di cassazione, principalmente a causa del contenzioso tributario e delle controversie in materia di protezione internazionale
. Nel 2020 la Corte di cassazione ha registrato una diminuzione consistente delle cause in entrata nel settore della protezione internazionale, mentre le cause in entrata in materia tributaria
, con molti casi di annullamento
, restano un serio problema. I tassi di inammissibilità restano elevati
. Nel 2020, i tribunali amministrativi hanno continuato a ridurre i tempi di esaurimento dei procedimenti in tutti i gradi di giudizio, che comunque rimangono superiori alla media
. Si continuano a registrare risultati positivi nel settore degli appalti pubblici
. L'Italia rimane soggetta alla sorveglianza rafforzata del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa per la durata dei procedimenti amministrativi
. Per quanto riguarda i procedimenti penali, la Corte di cassazione ha riferito un aumento generale delle cause pendenti nel 2020
, soprattutto in ultimo grado. Questo conferma l'urgente necessità di introdurre misure destinate ad aumentare l'efficienza, specialmente a livello di appello
. Viene inoltre riportato che più della metà dei processi celebrati con rito ordinario in primo grado si concludono con un'assoluzione
L'Italia rimane soggetta alla sorveglianza rafforzata del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa anche per la durata dei procedimenti penali
.
Il Parlamento sta ancora discutendo i progetti di legge intesi a colmare le carenze di efficienza. Il governo ha presentato un insieme di emendamenti al progetto di legge volto ad aumentare l'efficienza del processo civile
. Tali emendamenti includono, fra l'altro, un maggior ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie
, all'arbitrato e alla negoziazione assistita, una maggiore concentrazione per quanto riguarda la fase preparatoria e introduttiva dei giudizi, il potenziamento della digitalizzazione tramite le udienze da remoto, una revisione dei filtri di ammissibilità in appello, una semplificazione della procedura d'appello e la riorganizzazione dell'Ufficio per il processo. In campo penale le misure previste possono includere, fra l'altro, un miglioramento del sistema delle notificazioni, un più esteso accesso a procedure speciali (ad esempio il patteggiamento), un maggiore intervento del giudice nella fase delle indagini preliminari, un accesso selettivo al giudizio di appello, una riduzione della sovracriminalizzazione, e innovazioni relative alle sanzioni penali così come alla giustizia riparativa con particolare attenzione alle vittime. Il Governo può inoltre introdurre specifici emendamenti per l'Ufficio per il processo ai fini di un aumento di efficienza. Il progetto di riforma riguardante il CSM e altri componenti del sistema giudiziario includerà verosimilmente disposizioni per sostenere e agevolare l'aumento di efficienza (ad es. l'obbligo, per i magistrati con funzioni apicali, di coprire un certo orizzonte temporale per consentire un'adeguata programmazione dell'ufficio).
II.Quadro anticorruzione
L'Autorità Nazionale Anticorruzione è il principale soggetto competente per la prevenzione della corruzione all'interno della pubblica amministrazione e per la vigilanza sull'adozione dei piani triennali anticorruzione. Il nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza indaga e previene la corruzione in qualità di autorità di contrasto specializzata. L'Unità di informazione finanziaria per l'Italia, autorità indipendente che opera presso la Banca d'Italia, presta sostegno alla Procura competente e collabora con la Guardia di Finanzia in quanto autorità competente per ricevere le segnalazioni di transazioni finanziarie sospette.
La percezione fra gli esperti e i dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico continui ad essere relativamente elevato. Nell'Indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International l'Italia ha ricevuto un punteggio di 53/100 e si è classificata al 15° posto nell'Unione europea e al 52° posto a livello mondiale
. Questa percezione è aumentata significativamente
negli ultimi cinque anni
.
L'Italia dispone di un Piano nazionale anticorruzione per gli anni 2019-2021. L'organo centrale di coordinamento per tale piano
è l'Autorità Nazionale Anticorruzione. Il Piano, che rappresenta la strategia generale per la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione, stabilisce i principali obiettivi di tale prevenzione, che sono aggiornati ogni anno. I temi principali dell'aggiornamento del Piano nel 2021 sono da un lato gli appalti pubblici, dall'altro il ruolo e i compiti dei responsabili anticorruzione locali, istituiti come figure centrali in ogni amministrazione locale
. Secondo l'Autorità Nazionale Anticorruzione, tali due questioni saranno anche le principali tematiche del prossimo piano triennale per il periodo successivo al 2021. Il Piano nazionale anticorruzione aiuta ogni pubblica amministrazione nella definizione e nell'attuazione dei propri specifici piani triennali
, con un'attenzione particolare, attualmente, per gli appalti pubblici e la mitigazione del rischio di corruzione. Un sistema di monitoraggio esiste e i portatori di interessi ritengano che funzioni bene
. Nel novembre 2020, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato una valutazione della portata dell'attuazione di questi piani locali adottati dalle pubbliche amministrazioni
.
Sono entrate in vigore modifiche legislative per reprimere la corruzione e i reati ad essa connessi in modo più coerente. In particolare, le modifiche
al codice penale hanno introdotto sanzioni più severe per le frodi
e hanno ampliato l'ambito di applicazione soggettivo per la corruzione internazionale
. Il decreto rilevante ha inoltre modificato la normativa sull'abuso d'ufficio affinché riguardi solo la violazione di regole di condotta espressamente previste dalla legge (o da atti aventi forza di legge) per ridurre il margine di discrezionalità precedentemente presente
.
La cooperazione fra le istituzioni impegnate nella lotta contro la corruzione funziona bene, specialmente in relazione alla criminalità organizzata. La cooperazione fra la Guardia di Finanza, l'Unità di informazione finanziaria, la Procura della Corte dei Conti, la Direzione nazionale antimafia e l'Autorità Anticorruzione sulla segnalazione di attività sospette si è dimostrata efficace, in particolare per quanto riguarda la corruzione nelle procedure di gara pubbliche e l'illegalità nella pubblica amministrazione
Analogamente, la cooperazione con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli è ritenuta utile per portare alla luce la corruzione nel più ampio contesto dell'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia e nella pubblica amministrazione
. Secondo la Guardia di Finanza e le procure, le risorse e il livello di specializzazione degli investigatori e dei pubblici ministeri, come pure il loro accesso alle informazioni nei registri e nelle banche dati rilevanti, sono generalmente sufficienti per lo svolgimento dei loro compiti nel settore della repressione della corruzione. Nonostante i recenti e importanti sviluppi legislativi relativi al quadro giuridico
, la mancanza di risorse e una limitata esperienza e competenza giuridica penalizzano la capacità delle autorità di contrasto di efficace perseguimento ed esercizio dell'azione penale riguardo alla corruzione straniera
. L'Italia, grande esportatrice, è recentemente passata da un livello di contrasto attivo a un contrasto moderato della corruzione straniera
, benché l'attenzione nei riguardi di questo tipo di reato sia significativamente aumentata rispetto a 10 anni fa
.
Gli sforzi di lotta contro la corruzione continuano ad essere ostacolati da tempi eccessivi di esaurimento dei procedimenti, in particolare a livello di appello. Un disegno di legge di marzo 2020 per migliorare l'efficienza del processo penale e per accelerare la definizione dei procedimenti presso le corti d'appello è ancora oggetto di esame alla Camera dei deputati
. Risultati positivi nel contenimento della durata dei processi si sono registrati precedentemente presso gli organi giurisdizionali di primo grado e la Corte di cassazione
. Statistiche aggiornate sulle indagini di corruzione svolte dalla polizia e sulle azioni penali e le condanne da parte dei giudici per l'anno 2020 non sono disponibili e se ne prevede la pubblicazione nel corso del 2021
.
Le modifiche alla legge relativa agli autori di segnalazioni di illeciti sono nella fase finale dell'iter legislativo. Fino all'adozione di tali modifiche
, la tutela degli autori di segnalazioni di illeciti rimane limitata, poiché si basa su programmi di conformità su base volontaria che non tutte le società hanno predisposto
. In pratica, l'Autorità Anticorruzione non ha il mandato per ricevere segnalazioni provenienti dal settore privato né per emanare sanzioni
. L'estensione del campo d'applicazione a tutte le società con più di 50 dipendenti rappresenterà quindi un importante nuovo livello di tutela per i whistleblower nel settore privato. Nel giugno 2021 l'Autorità Anticorruzione ha emanato una nuova serie di linee guida sulle segnalazioni di illeciti.
Una proposta di legge sui conflitti di interesse per i parlamentari è ancora pendente in Parlamento. La proposta di legge
presentata nel maggio 2019 modificherebbe e sostituirebbe quasi interamente le disposizioni della legge n. 215/2004 sui conflitti di interessi
. La proposta è stata approvata dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati nell'ottobre 2020, con un orizzonte indicativo per l'entrata in vigore stabilito al 1° luglio 2021
. La proposta comprende l'introduzione di misure più rigorose per i titolari di cariche di governo nazionali, regionali e locali
. L'adozione di un codice di comportamento formalizzato non è ancora stata completata. Finché non entrerà in vigore la nuova legge, la legislazione sui conflitti di interesse rimarrà frammentata
. Analogamente, rimane frammentato e non trasparente il regime relativo alla pubblicazione delle dichiarazioni patrimoniali dei deputati e dei senatori.
Non esiste alcuna legge relativa alle attività di lobbying nei confronti di membri del Governo, ma sono stati presentati in Parlamento diversi progetti di legge. I progetti di legge
presentano il quadro generale dei rapporti con i rappresentanti di interessi in base all'esperienza acquisita con i registri per la trasparenza del ministero dello Sviluppo economico e del ministero del Lavoro
. Non vi è alcun riferimento specifico all'introduzione di un'"impronta legislativa"; col 4° piano d'azione nazionale per l'open government il Governo si è tuttavia impegnato a costituire un gruppo di lavoro per l'elaborazione di un registro nazionale unificato per la trasparenza, che includa le agende pubbliche di tutti i decisori e i loro incontri con i rappresentanti di interessi
. Finché non esisterà un registro delle lobby operativo, compresa un'impronta legislativa, la regolamentazione delle attività di lobbying relative al Governo resta frammentata
.
La proposta legislativa sui conflitti di interessi presentata nel 2020 prevede una revisione delle norme relative alle attività post-employment, ossia dopo la cessazione delle funzioni ("pantouflage" o "porte girevoli"). In termini di ambito di applicazione, la proposta
riguarda i membri del Parlamento e le alte cariche esecutive, ma non si estende ai funzionari pubblici direttamente collegati ai ministri, ad esempio i capigabinetto. La durata del proposto periodo di attesa di un anno è attualmente in discussione
.
L'Italia vieta i finanziamenti pubblici diretti ai partiti politici, anche per le campagne elettorali. Di conseguenza, i partiti politici devono finanziarsi quasi esclusivamente con donazioni private di persone fisiche o giuridiche
. Questa situazione ha portato i parlamentari a fare grande affidamento sulle proprie risorse per il finanziamento delle campagne elettorali, e ciò ha reso i protagonisti politici maggiormente dipendenti dalle donazioni private e più vulnerabili a influenze indebite
. Per le donazioni private esiste un tetto, relativamente alto, di 100 000 EUR all'anno. Le norme in vigore dal 2019 sulla trasparenza dei finanziamenti alle organizzazioni politiche obbligano comunque i partiti a pubblicare i dati sulle donazioni
. Quelle superiori ai 500 EUR, in denaro o in natura, devono essere pubblicate insieme all'identità del donatore entro un mese dalla data della percezione. L'inosservanza dell'obbligo di pubblicazione è passibile di una sanzione amministrativa pari a un importo da tre a cinque volte superiore al valore della donazione non annotata. Le donazioni estere sono vietate. Esistono preoccupazioni quanto alle capacità e alle risorse degli organi di verifica e di vigilanza
. La pratica di incanalare le donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche prima che vengano trasferite ai partiti politici può rappresentare un ostacolo per la contabilità pubblica, poiché tali operazioni sono difficili da tracciare e monitorare
.
La pandemia di COVID‑19 ha aumentato significativamente il rischio che la criminalità si infiltri ulteriormente nell'economia legale dell'Italia tramite la corruzione e i reati ad essa connessi. Secondo le forze di polizia i criminali hanno approfittato in particolare dell'acquisto di piccole imprese private, come ristoranti in difficoltà economiche a causa della pandemia di COVID‑19, e di prodotti sanitari quali mascherine, dispositivi di protezione e gadget medici, come mezzo per facilitare altri reati connessi alla corruzione, quale il riciclaggio di denaro. Il decreto-legge per la semplificazione e l'innovazione digitale adottato nel luglio 2020 ha introdotto un regime speciale per l'aggiudicazione dei contratti pubblici
. Le misure si concentrano su procedure rapide e aggiudicazioni dirette senza gare ufficiali
, su procedure di aggiudicazione semplificate e su sanzioni per coloro che sospendono o rallentano l'aggiudicazione e l'esecuzione di lavori pubblici - tutti elementi, questi, che rischiano di facilitare la corruzione
. L'Autorità Anticorruzione ha aggiornato la sua Banca dati dei contratti pubblici nel settembre 2020 e ha elaborato nuovi indicatori del rischio di corruzione nel settore degli appalti pubblici nel dicembre 2020.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
La libertà di espressione e di informazione, la libertà di stampa e il principio di trasparenza nel finanziamento dei media sono sanciti dalla Costituzione italiana
. La legislazione secondaria stabilisce un solido quadro volto a garantire il pluralismo dei media nel paese, ed è istituito per legge un organismo indipendente e convergente per la regolamentazione dei media, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Le pene per il reato di diffamazione, che possono arrivare fino a un anno di reclusione, sono attualmente in corso di riesame al Parlamento, ed è pendente la disciplina di recepimento della direttiva sui servizi di media audiovisivi (direttiva SMAV). I giornalisti devono essere iscritti all'Ordine dei Giornalisti, che provvede all'autodisciplina della professione.
L'autorità di regolamentazione dei servizi di media audiovisivi, l'AGCOM, continua a funzionare in modo indipendente ed efficace. Nel novembre 2020 l'Osservatorio sul giornalismo dell'AGCOM ha pubblicato una relazione che esamina, fra l'altro, l'esercizio della professione giornalistica durante la pandemia di COVID‑19
e le numerose difficoltà affrontate dai giornalisti sia prima che durante la pandemia. La relazione documenta il peggioramento delle condizioni lavorative, l'aumento del lavoro free-lance e di altre forme precarie e la mancanza di conoscenze specialistiche fra i professionisti, non da ultimo sugli argomenti legati alla COVID‑19
.
Il Governo ha fornito sostegno finanziario al settore dei media per alleviare l'impatto della pandemia di COVID‑19. Nel 2021 il Governo italiano ha introdotto una serie di misure economiche per attenuare l'impatto della pandemia di COVID‑19. Alcune di esse sono specificamente rivolte ai media, come un credito d'imposta per le spese pubblicitarie, un credito di imposta per i rivenditori di giornali, un credito di imposta per gli investimenti tecnologici nei media digitali e un credito di imposta per l'acquisto della carta
. Il Parlamento ha inoltre approvato il rinvio dei tagli di bilancio che erano programmati per il Fondo per il pluralismo dell'informazione
. L'accesso a tale fondo è basato su una serie di criteri oggettivi: hanno diritto al sostegno pubblico solo le testate edite da cooperative giornalistiche, le pubblicazioni senza fini di lucro e le imprese editrici rivolte alle minoranze linguistiche. La Corte costituzionale ha sostenuto che in un tale settore fondamentale vi è l'esigenza che il quadro normativo sia ricondotto a trasparenza, e in particolare che l'attribuzione delle risorse risponda a criteri chiari e obiettivi
.
L'indipendenza politica dei media italiani continua a destare preoccupazione a causa della mancanza di una legge efficace che disciplini i conflitti di interesse. I progetti di riforma sono sempre pendenti in Parlamento nonostante la questione resti un argomento politico cruciale nel paese
. Anche se in Italia i giornali principali non sono detenuti direttamente o indirettamente da uomini politici o da partiti politici, le linee editoriali rispecchiano la forte polarizzazione della scena politica italiana. Per tali motivi l'Osservatorio del pluralismo dei media 2021 (Media Pluralism Monitor - MPM) ritiene a medio rischio l'indipendenza politica in generale e l'autonomia editoriale in particolare
. In Italia si osservano alti livelli di concentrazione in tutti i sottosettori dei mezzi di informazione.
Sono stati riportati ostacoli all'effettivo accesso alle informazioni. La legge italiana sulla libertà d'informazione (FOIA)
disciplina l'"accesso civico" ai dati e ai documenti in possesso della pubblica amministrazione. L'MPM 2021 fa riferimento a relazioni indipendenti indicanti che talvolta le giustificazioni fornite dalle autorità per rifiutare l'accesso alle informazioni sono vaghe e non sufficientemente fondate sulle esclusioni previste dalla legge. Durante la pandemia di COVID‑19, la sospensione delle disposizioni della legge sulla libertà di informazione fra il 28 febbraio e il 15 aprile 2020 è stata motivata da ragioni operative piuttosto che da ragioni di tutela della salute pubblica
.
Le leggi sulla diffamazione non sono state modificate e sono sempre all'esame del Parlamento. Tuttavia, alla luce delle pronunce della Corte costituzionale in materia
, descritte in dettaglio nella relazione sullo Stato di diritto 2020 e accolte positivamente dalle organizzazioni per la libertà di stampa, l'MPM 2021 ha abbassato il livello di rischio per questo particolare indicatore
. Il 22 giugno 2021, la Corte costituzionale si è pronunciata sull'incostituzionalità dell'articolo 13 della legge sulla stampa - nella misura in cui prevede la pena della reclusione per la diffamazione commessa a mezzo stampa -, e sull'incompatibilità di tale articolo con l'articolo 10 della Convezione europea dei diritti dell'uomo.
Continuano a destare preoccupazione le aggressioni fisiche, le minacce di morte e le altre forme di intimidazione subite dai giornalisti. Dopo l'ultima relazione sullo Stato di diritto, la piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha registrato otto segnalazioni relative all'Italia
, e riguardanti fra l'altro incendi dolosi, aggressioni fisiche, casi di seria intimidazione e minacce online inviate al Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Una delle segnalazioni, risalente all'aprile 2021, riguarda presunte intercettazioni di almeno 15 giornalisti impegnati su questioni migratorie nell'ambito di un'inchiesta della Procura relativa ai rapporti fra ONG e trafficanti. Le associazioni europee e italiane di rappresentanza dei giornalisti hanno descritto questo caso come gravissimo e come una massiccia violazione della riservatezza delle fonti giornalistiche
. Nonostante le reiterate richieste della Federazione Nazionale Stampa Italiana, la protezione delle fonti giornalistiche e il quadro normativo riguardante il segreto professionale dei giornalisti restano inadeguati
. Di conseguenza, l'MPM, una volta di più, giudica l'indicatore relativo alla professione, alle norme e alla tutela dei giornalisti a rischio medio. Sia l'MPM 2021 che diversi portatori di interessi
hanno segnalato come questione seriamente preoccupante il deterioramento delle condizioni lavorative dei giornalisti, caratterizzate da un divario sempre maggiore fra giornalisti dipendenti e giornalisti free-lance, e da una riduzione generalizzata del personale nelle redazioni
. Il Centro di coordinamento italiano sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, istituito nel 2017 e considerato una migliore pratica a livello dell'UE, ha registrato un numero significativo di atti d'intimidazione: 163 nel 2020
e 63 fra gennaio e marzo 2021
.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
L'Italia è una Repubblica parlamentare unitaria con elezione indiretta del Presidente
. Il Parlamento è bicamerale: si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ai quali sono assegnati identici poteri. Hanno diritto di iniziativa legislativa il Governo, i parlamentari, 50 000 cittadini, il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro
e ciascuna Assemblea regionale. Diversi mediatori regionali sono competenti per la tutela della libertà e dei diritti delle persone
. Il Comitato interministeriale diritti umani (CIDU) interagisce con la società civile, il mondo accademico e tutti i portatori di interessi per promuovere e tutelare i diritti umani.
Viene fatto regolarmente ricorso alle valutazioni ex ante dell'impatto normativo, ma le consultazioni pubbliche e le valutazioni dell'impatto normativo ex post sono ancora limitate
. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 169/2017 prevede che, sei mesi prima di ogni iniziativa di regolamentazione, le pubbliche amministrazioni debbano pubblicare le relative informazioni. Tuttavia non sono state ancora predisposte procedure standardizzate per le analisi dei portatori di interessi
. Il maggior ricorso agli strumenti digitali per le consultazioni pubbliche ha leggermente migliorato l'efficacia del processo. Sono stati sperimentati in particolare, attraverso l'uso delle piattaforme, degli strumenti innovativi e interattivi che consentono una più ampia partecipazione
di utenti. In alcuni casi gli utenti ricevono anche un riscontro da parte della pubblica amministrazione
. Le consultazioni, tuttavia, si svolgono perlopiù per mezzo delle tecniche tradizionali
. Si procede regolarmente alle valutazioni d'impatto ex ante, e si sono cominciate ad effettuare valutazioni ex post. In particolare, nel 2020, le valutazioni ex post hanno riguardato gli atti che erano stati individuati nei Piani biennali del 2019
.
Vige tuttora lo stato d'emergenza dovuto alla pandemia di COVID‑19 ed è stata proposta l'istituzione di una nuova Commissione parlamentare per rafforzare il ruolo del Parlamento nelle situazioni d'emergenza. Nell'aprile 2021 il Governo ha prorogato lo stato d'emergenza fino al 31 luglio 2021, adottando al contempo provvedimenti per una graduale riduzione delle restrizioni. Il Governo continua ad adottare le misure per affrontare la pandemia tramite decreti-legge
, che sono immediatamente efficaci e vengono poi convertiti in legge dal Parlamento
. Il Presidente del Consiglio dei ministri può a sua volta adottare direttamente misure d'emergenza nella forma di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. In questi casi, prima dell'adozione, il Governo deve illustrare al Parlamento il contenuto e i principali obiettivi del decreto. Qualora ciò non sia possibile per motivi d'urgenza, si procede a una comunicazione di follow-up alle Camere, generalmente ogni 15 giorni
. A causa della pandemia di COVID‑19, nei primi mesi dello stato d'emergenza il Parlamento ha deciso di esaminare solo gli atti urgenti e le materie legate all'emergenza sanitaria. I lavori ordinari sono ripresi nel maggio 2020. Per garantire un ruolo centrale al Parlamento durante la pandemia di COVID‑19 e, più in generale, durante le emergenze, il Senato ha proposto di istituire una Commissione speciale bicamerale
da consultare su ciascun provvedimento governativo legato all'emergenza pandemica. Tale Commissione, che resta da istituire, avrebbe una funzione consultiva e fungerebbe da raccordo con gli enti territoriali
. Alcune misure adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono state impugnate dinanzi ai tribunali amministrativi, che hanno dovuto valutarne la proporzionalità rispetto alla limitazione dei diritti fondamentali
. La norma relativa alla sospensione del decorso della prescrizione è stata impugnata dinanzi alla Corte costituzionale, che non ha ravvisato il rischio di abuso del potere legislativo.
Non si è registrato alcun passo avanti quanto alla creazione di un'istituzione indipendente per i diritti umani
. È ancora oggetto di discussioni la creazione di un'istituzione nazionale indipendente per i diritti umani
. Nell'ottobre 2020, il Parlamento ha unificato in un'unica proposta i due progetti per la creazione di tale istituzione presentati nel 2018. Il nuovo testo è attualmente in discussione alla Commissione per la promozione e la protezione dei diritti fondamentali della Camera dei Deputati
. La proposta creerebbe un'istituzione nazionale indipendente per i diritti umani in linea con i principi di Parigi e con le raccomandazioni delle Nazioni Unite.
Continuano a sussistere problemi per quanto riguarda lo spazio civico, ma alcuni aspetti della legislazione relativa alle organizzazioni della società civile impegnate con i migranti sono stati migliorati. Nell'ottobre 2020 sono stati apportati alcuni miglioramenti alla legislazione relativa alle organizzazioni della società civile impegnate con i migranti. Tali miglioramenti riguardano in particolare le disposizioni
che regolamentano le attività delle organizzazioni della società civile che effettuano operazioni di ricerca e soccorso in mare
. Nonostante la pandemia, la cooperazione con le organizzazioni della società civile è stata rafforzata
. Rimangono tuttavia preoccupazioni per la complessità del processo di registrazione delle ONG e per i ritardi nell'attuazione della legge che armonizza le norme relative al settore non profit
. Nonostante i recenti sviluppi positivi per l'archiviazione del caso riguardante un difensore dei diritti umani attivo nel settore della migrazione e dell'asilo, in questo campo permangono delle preoccupazioni
. Lo spazio civico, inoltre, è ancora considerato ristretto
.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* * L'elenco dei contributi ricevuti nel contesto della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto del 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
.
Agenzia per i diritti fondamentali, Contributo dell'Agenzia per i diritti fondamentali per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Autorità Nazionale Anticorruzione, Banca dati nazionale dei contratti pubblici (https://dati.anticorruzione.it/superset/dashboard/appalti/) (per le analisi dei dati),
(https://dati.anticorruzione.it/opendata/) (per la piattaforma di dati aperti).
Autorità Nazionale Anticorruzione (2020), Data analysis e costruzione di indicatori di rischio di corruzione per la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, Working paper, 5 (
http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Pubblicazioni/Collana%20scientifica%20Autorita/Collana%20scientifica%20Anac%20-%20Matteo%20Tro%C3%83%C2%ACa%20WP%20n.5.pdf
).
Autorità Nazionale Anticorruzione (2020), Esame e commento degli articoli del decreto-legge 16 luglio 2020 (
https://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital Assets/anacdocs/Attivita/Pubblicazioni/RapportiStudi/ContrattiPubblici/Anac.DL76.2020.pdf
).
Autorità Nazionale Anticorruzione (2020), Prevenzione della corruzione e trasparenza (
http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/Comunicazione/News/_news?id=8e7b24b70a77804261ad277e20798ed6
).
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), Osservatorio sul Giornalismo III edizione - La professione alla prova dell'emergenza Covid‑19 - documento di consultazione pubblica, (
https://www.agcom.it/documents/10179/20594109/Comunicazione+23-11-2020/b6623771-dbaa-4ccb-baab-9520f87afbc8?version=1.0
).
Centro per il pluralismo e la libertà dei media (2021), Osservatorio del pluralismo dei media 2021 – Relazione sull'Italia (link da aggiungere quando disponibile).
CEPEJ (2020), Study on the functioning of the judicial systems in the EU Member States.
Civicus, Monitor tracking civic space – Italy (
https://monitor.civicus.org/country/italy/
).
Commissione europea (2021), Quadro di valutazione UE della giustizia.
Commissione europea (2020), Raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2020 dell'Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 dell'Italia
(
.https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1591720698631&uri=CELEX:52020DC0512
).
Commissione europea (2020), Relazione sullo Stato di diritto 2020 - La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea.
Consiglio consultivo dei giudici europei (2020), Parere n. 23, The role of associations of judges in supporting judicial independence.
Consiglio dell'Unione europea (2019), Raccomandazione del Consiglio del 9 luglio 2019 sul programma nazionale di riforma 2019 dell'Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2019 dell'Italia
(
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019H0905(12)&from=IT)
.
Consiglio d'Europa: Conferenza delle organizzazioni internazionali non governative (OING) (2019), Civil participation in the decision-making process, Fact Finding Mission to Italy (
https://rm.coe.int/report-visit-of-the-conference-of-ingos-to-italy-2019/1680981493
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Consiglio d'Europa: Comitato dei ministri (2010), Raccomandazione CM/Rec(2010)12 del Comitato dei ministri sui giudici: indipendenza, efficacia e responsabilità.
Consiglio d'Europa, Platform to promote the protection of journalism and safety of journalists – Italy (
https://www.coe.int/en/web/media-freedom/italy
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Consiglio di Stato (2021), Contributo del Consiglio di Stato per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi e Dipartimento per i rapporti col Parlamento (2021), Contributo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi e del Dipartimento per i rapporti col Parlamento per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Direzione generale della Comunicazione (2019), Eurobarometro Flash 482: businesses' attitudes towards corruption in the EU.
Direzione generale della Comunicazione (2020), Indagine speciale Eurobarometro 502: corruzione.
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Governo italiano, Consultazione - Piattaforma per le consultazioni pubbliche
(
http://www.consultazione.gov.it/it/
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Governo italiano (2021), Contributo dell'Italia per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Governo Italiano, ParteciPa - Piattaforma per le consultazioni pubbliche
(
https://partecipa.gov.it/?locale=en
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Governo italiano (2019-2021), 4° Piano d'azione nazionale per l'open government (
http://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/Quarto_Piano_Azione_Nazionale.pdf
).
GRECO (2021), Quarto ciclo di valutazione - Seconda relazione di conformità sull'Italia - Prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri.
GRECO (2019), Terzo ciclo di valutazione - Secondo adddendum alla seconda relazione di conformità sull'Italia - Incriminazioni e trasparenza dei finanziamenti dei partiti politici.
La Repubblica (2020), I soldi di Change al Governatore: indagine sulla Fondazione di Toti (
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/01/22/news/i_soldi_di_change_al_governatore_indagine_sulla_fondazione_di_toti-246332702/
).
Ministero della Giustizia (2021), Contributo del ministero della Giustizia per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Ministero dell'Interno: Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale della Polizia criminale (2020), Atti intimidatori perpetrati nei confronti di giornalisti (
https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/report_intimidazioni_giornalisti_febbraio_2021.pdf
).
OCSE (2017), Dichiarazione del Gruppo di lavoro dell'OCSE sulla corruzione in merito all'attuazione, da parte dell'Italia, della Convenzione sulla lotta alla corruzione (
https://www.oecd.org/corruption/statement-of-the-oecd-working-group-on-bribery-on-italy-implementation-of-the-anti-bribery-convention.htm
).
Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria, Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione (
https://informazioneeditoria.gov.it/it/approfondimenti-e-normativa/fondo-per-il-pluralismo-e-linnovazione-dellinformazione/
).
Reporter senza frontiere (2021), Indice sulla libertà di stampa nel mondo.
Sito web del Difensore civico della Toscana (
http://www.difensorecivicotoscana.it
).
Transparency International (2020), Debugging Democracy, Open data for political integrity in Europe.
Transparency International (2021), Indice di percezione della corruzione 2020
(
https://www.transparency.org/en/cpi/2020/index/nzl
).
Transparency International (2020), Soldi e politica: cosa ci dicono i dati?
(
https://www.transparency.it/informati/blog/soldi-e-politica-cosa-ci-dicono-i-dati
).
Allegato II: Visita all'Italia
Nell'aprile 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·l'AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni)
·l'Autorità anticorruzione (ANAC)
·il nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza
·Antigone
·Articolo 21
·l'Associazione dei Giornalisti Europei
·il Consiglio superiore della magistratura
·il Consiglio di Stato
·la Corte dei Conti e la Procura della Corte dei Conti
·la Corte suprema di cassazione
·Infonodes
·Libera
·il ministero della Giustizia
·la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNAA)
·l'Associazione Nazionale Magistrati (ANM)
·il Consiglio Nazionale Forense
·la Federazione Nazionale Stampa Italiana
·Ossigeno per l'informazione
·il Parlamento
·la Presidenza del Consiglio dei Ministri
·la Procura generale presso la Corte suprema di cassazione
·The good lobby
·Transparency International UE
*
La Commissione ha inoltre incontrato in occasione di riunioni orizzontali le seguenti organizzazioni:
·Amnesty International
·Center for Reproductive Rights
·CIVICUS
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommerce
·European Center for Not-for-Profit Law
·Centro europeo per la libertà di stampa e dei media
·Forum Civico Europeo
·Federazione Europea dei Giornalisti
·Partenariato Europeo per la Democrazia
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·Human Rights Watch
·ILGA-Europe
·Commissione internazionale di giuristi
·Federazione internazionale dei diritti dell'uomo
·Rete europea della Federazione internazionale per la genitorialità pianificata (IPPF EN)
·International Press Institute
·Netherlands Helsinki Committee
·Open Society European Policy Institute
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Transparency International EU